«Adottato io? Non sono in vendita»
Diconoche i candidati del Pdl esclusi vi adotteranno. È già stato contattato? «Macché, ma quale adottato. Io ho la mia storia e la mia faccia. Anche se ho letto sui giornali che mi avrebbe indicato il consigliere Donato Robilotta». Dunque non è stato contattato. Ma non li vorrebbe diecimila voti sicuri? Le consentirebbero di entrare in Consiglio regionale. «Voglio essere chiaro: mi dispiace che la lista del Pdl sia stata esclusa dalle elezioni regionali del Lazio. Si poteva risolvere tutto soltanto con un po' di buonsenso, senza ricorrere alle carte bollate. Ma non mi convince questa storia dei voti che vorebbero darci i politici. Per carità, se vogliono farmi un regalo...». Cioè lei dice sì ai voti ma non vuole dare niente in cambio. «Dico che io sarò il punto di riferimento dei cittadini che mi voteranno e non di qualche politico. Mi sono sempre battuto per migliorare la sanità, per non chiudere l'ospedale Forlanini, ho parlato con la Polverini che è molto seria e conosce il mio impegno. Non voglio cavalli di Troia». Dunque niente accordi... «Ho 66 anni e la mia faccia. Non mi sputtano per nessuno. Se qualcuno vuole fare accordi con me sono disponibile a parlarne ma non accetterei mai che mi regalassero una macchina fotografica in cambio di fare fotografie che non voglio. Io un mestiere ce l'ho, l'ho fatto con passione per tanti anni. Posso anche non essere eletto». A. D. M.