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Berlusconi ancora nel mirino della giustizia

SIlvio Berlusconi in tribunale

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Ancora una volta si riattiva contro il premier il dispositivo mediatico-giudiziario, che dopo Bertolaso questa volta coinvolge il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e un commissario dell'Agcom, Giancarlo Innocenzi. A partire da una semplice indagine della Procura di Trani sui tassi d'usura di alcune carte di credito "revolving", con il metodo dell'intercettazione "a strascico", di telefonata in telefonata si arriva ad ascoltare conversazioni che nulla hanno a che fare con l'inchiesta di partenza, ma che vedono protagoniste personalità ben più importanti e persino il presidente del Consiglio. I TRE INDAGATI - Le intercettazioni finiscono sui tavoli della redazione del giornale di Marco Travaglio, "Il Fatto Quotidiano", che getta subito nuova benzina sul fuoco del giustizialismo di Antonio Di Pietro. Nelle telefonate intercettate il premier eserciterebbe, secondo quanto riferisce il quotidiano, "pressioni" per ottenere dall'Agcom l'apertura di procedimenti contro Annozero, la trasmissione condotta da Michele Santoro, e dal direttore del Tg1 servizi compiacenti. Secondo quanto riporta il quotidiano, Berlusconi, Minzolini e il commissario dell'Authority Innocenzi sarebbero ora indagati. IL CASO INFIAMMA LA PIAZZA - Un nuovo caso che rischia di estremizzare ancora di più la manifestazione di domani a Piazza del Popolo, a Roma, che vedrà riunite tutte le forze politiche del centrosinistra, e che intanto scatena la reazione inferocita di Di Pietro ("cacciare a pedate Minzolini e Innocenzi") e Luigi De Magistris (Berlusconi come il "tiranno più becero"). L'Idv annuncia un'interrogazione parlamentare, chiede l'intervento del presidente dell'Agcom Calabrò su Innocenzi e che si riunisca subito la Commissione di Vigilanza Rai, mentre Rosy Bindi, vicepresidente del Pd, chiede al Cda Rai di revocare la nomina di Minzolini. Ma il direttore del Tg1 replica: "Non so di cosa si parla, non ho ricevuto nessun avviso di garanzia". "E qual è il reato?", chiede Minzolini, che rivendica con fermezza i suoi normali rapporti con i leader politici: Berlusconi "mi avrà telefonato due o tre volte, non di più, e comunque quanto Casini e gli altri... Siamo alla follia - aggiunge - credo di essere la persona più cristallina del mondo, quello che penso lo dico in tv".   "DI PIETRO CAVALCA LA SPAZZATURA" - "Con le sue solite espressioni sguaiate e violente", commenta il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, Di Pietro "cavalca anche oggi la spazzatura che pubblica l'organo ufficiale del giustizialismo per cercare di colpire la libertà d'informazione" e "persiste meticolosamente a coltivare la politica della demonizzazione dell'avversario perchè è un fattore essenziale della sua strategia eversiva che punta all'esasperazione dello scontro politico". Di Pietro vuole "imbavagliare" Minzolini, osserva il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, mentre il portavoce Capezzone, indignato per un'altra battuta di Di Pietro che chiede di cacciare Minzolini a calci nel sedere, parla di frasi "degne di uno squadrista", una vera e propria "semina di odio e di violenza, che dovrebbe fare paura ai veri democratici e ai veri liberali, ma ancora una volta, la sinistra, muta e obbediente, segue l'Idv".  

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