Agcom, Di Pietro: "Via Minzolini" Capezzone: "Frasi da squadrista"
"Abbiamo presentato un'interrogazione urgente rivolta al premier per chiedergli con quale diritto si è arrogato il potere di condizionare organi di controllo come l'Agicom chiedendo la chiusura di "Annozero". Il consigliere dell'Agicom Giancarlo Innocenzi deve dimettersi ed essere cacciato a pedate nel sedere, così come il direttore del Tg1 Minzolini, asservito al suo datore di lavoro Berlusconi". Così Antonio Di Pietro commenta, durante una conferenza stampa a Montecitorio, le intercettazioni pubblicate oggi da "Il Fatto Quodidiano". "Meno male - prosegue Di Pietro - che ancora esiste un organo di garanzia che può bloccare Berlusconi: è il popolo italiano, che può mandarlo a casa". I contatti con l'Agcom, rivelati dal Fatto quotidiano sono, per Di Pietro, "un tentativo di condizionare e irregimentare l'informazione, e governare l'informazione è tipico dei regimi". "L'impegno dell'Italia dei Valori - continua Di Pietro - è costruire un'alternativa per liberarsi del dittatore Silvio Berlusconi prima che sia troppo tardi, e domani saremo in piazza per difendere il lavoro e la democrazia". Pronta la risposta del portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. "Le frasi pronunciate dal signor Di Pietro contro Augusto Minzolini e Giancarlo Innocenzi sono degne di uno squadrista". "In pochi giorni, parlando di altri (a partire da Berlusconi), Di Pietro ha citato Pinochet, Mussolini, Lucifero, e sempre parlando del Premier, lo ha definito un assassino della democrazia. Questa è semina di odio e di violenza, che dovrebbe fare paura ai veri democratici e ai veri liberali. Ma ancora una volta, la sinistra, muta e obbediente, segue l'Idv". "E' ormai chiaro a chiunque voglia e sappia vedere - continua Capezzone - che Antonio Di Pietro agisce come un soggetto incendiario. L'Idv ha tutta l'intenzione di trasformare la giornata di domani, e le ultime due settimane di campagna elettorale, in un rodeo violento e incontrollabile". "Dinanzi a questo - prosegue - Bersani appare come un apprendista stregone, che ha scherzato col fuoco e ora rischia di rimanere bruciato". "Non potendoli arrestare...". Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, liquida con una battuta la richiesta di dimissioni avanzata dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro nei confronti del direttore del Tg1 Augusto Minzolini e del commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi. La Russa, conversando con i cronisti alla Camera, spiega di non aver letto l'articolo del Fatto Quotidiano che accusa le conversazioni tra Berlusconi, Minzolini e Innocenzi, ma quando i cronisti gli riferiscono le parole di Di Pietro, sbotta: "Non potendoli arrestare...". Più duro il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. "Ancora una volta spezzoni di ipotetiche intercettazioni, estrapolate da ogni contesto, vengono pubblicate con una palese violazione della legge, senza avere alcuna attinenza con i procedimenti dai quali derivano e senza avere alcuna rilevanza penale. Come mai l'autorità giudiziaria non interviene?".