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Via Poma, il flop della pista Valle

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Lo stabile di via Poma, luogo del delitto di Simonetta Cesaroni nel 1990

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Il destino beffardo ha voluto intrecciare all'interno di un pasticciaccio brutto le esistenze di Pietrino Vanacore portiere dell'elegante stabile di Via Poma 2 - quartiere Prati, Cesare Valle insigne architetto che ha, addirittura, disegnato il palazzo e Federico Valle nipote dell'insigne architetto. Nel 1990 Cesare Valle ha 88 anni. Ha bisogno di assistenza e a dargliela è spesso il portiere Vanacore, 58 anni. Commissioni, ricette dal medico, cortesie varie: Pietrino è una sicurezza per l'anziano professionista che abita all'ultimo piano della scala B. Nello stesso stabile si trovano gli uffici A.I.A.G. al secondo piano, però, interno 7. Tutto comincia nel pomeriggio, caldo e appiccoso, del 7 agosto: voglia di vacanze, stabili quasi deserti. Simonetta Cesaroni viene massacrata dal suo assassino negli uffici al terzo piano. Nella scala B quel pomeriggio ci sono solo due persone, Cesare Valle e Simonetta Cesaroni. Nessun estraneo è stato visto entrare. Vanacore, il portiere dello stabile B, si assenta dalle 17.30 alle 18.30, orario dell'omicidio. Verso le 22.30 Vanacore si è diretto a casa di Cesare Valle per innaffiargli le piante. Valle poi dichiarerà che il portiere è arrivato a casa sua alle 23.00. La sua presenza nello stabile il giorno del delitto dà il la per un'altra «svolta» dell'inchiesta.   Nel marzo del 1992 un austriaco di nome Roland Voller racconta che nel maggio 1990, durante una telefonata in una cabina telefonica, entra in contatto per errore con una donna al telefono. Chiarito l'incidente, tra i due nasce un'amicizia. Lei è Giuliana Ferrara, ex moglie di Raniero Valle, figlio dell'architetto Cesare Valle. Giuliana confessa a Voller di essere preoccupata poiché suo figlio Federico soffre per il divorzio e non mangia. Il 7 agosto 1990 alle 16.30 Voller e Giuliana Ferrara si parlano al telefono e lei mostra forti preoccupazioni per il figlio, che è andato a fare visita al nonno Cesare Valle in via Poma, ma non torna. Si parlano ancora, lei è sconvolta perché Federico è tornato sporco di sangue dappertutto e ha un taglio alla mano. Scattano le indagini sul giovane Valle. Secondo gli inquirenti Federico avrebbe avuto una love story con Simonetta Cesaroni. Federico Valle si rivolge al suo legale e, proclamandosi estraneo ai fatti, dispone che venga esaminato il suo sangue. Giuliana Ferrara «sbugiarda» Roland Voller: lo conosce ma non gli ha mai parlato di tutte queste storie, tantomeno del figlio il 7 agosto 1990. Intanto il test del DNA scagiona Federico Valle, non è suo il sangue sulla maniglia dell'appartamento. Inoltre tre persone gli forniscono un alibi, suo padre afferma di non conoscere Simonetta Cesaroni. Il magistrato Catalani, che ha in mano l'inchiesta, decide di proseguire ordinando una perizia sul corpo di Federico Valle: si cercano cicatrici e tagli che possano testimoniare una probabile colluttazione con Simonetta. Il sangue sulla maniglia, dicono altri, potrebbe essere una commistione del sangue di Valle e di quello di Simonetta. Poi la smentita ufficiale: non è di Valle il sangue sulla maniglia.   Il dentista del ragazzo afferma di essere a conoscenza della ferita, ma non gli sarà trovato addosso nessun segno di chirurgia plastica che nasconde cicatrici. Riecco in scena Vanacore, stavolta nei panni del complice. L'ipotesi è che sia stato chiamato da Cesare Valle dopo l'assassinio, per pulire tutto e far sparire il corpo, in modo da proteggere il nipote e non creare uno scandalo. Vanacore smentisce e mancano le prove. Il pm Catalani cerca di perseguire Federico Valle, ma le prove sono insufficienti per procedere e con questa formula il giovane è prosciolto da ogni accusa nel giugno del 1993. Roland Voller si scoprirà essere un truffatore di professione che ha contatti con l'alta finanza, diventato poi informatore della polizia di Roma in cambio di piccoli favori. Le informazioni che ha venduto su via Poma si sono rivelate false. L'anziano architetto Valle morirà, nel 2000, a 98 anni. E Federico Valle? Una decina d'anni fa sarebbe stato avvistato negli Usa. Una leggenda metropolitana lo vuole addirittura attore. Pietrino Vanacore ieri ha lasciato questo mondo.  

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