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Tutti nelle mani di Alemanno

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Gianni Alemanno

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Che le regionali 2010 rappresentassero un primo, fondamentale banco di prova per il sindaco Alemanno era fatto scontato: la Pisana si conquista con i voti (e dunque il consenso) della Capitale. Adesso però lo scenario politico rischia di essere completamente stravolto. L'eliminazione della lista del Pdl dalla competizione elettorale, confermata ieri dal Tar, ha trasformato il Campidoglio nell'ultima certezza del centrodestra locale. E il sindaco Alemanno nell'unico punto di riferimento per tracciare una linea politica che ricompatti (in fretta) una base «sbalordita» e tenere in vita la classe dirigente. Si ricomincia quindi a fare i conti sulle poltrone della giunta e su quelle delle aziende e non solo capitoline. Diverse le strade che potrebbe intraprendere il primo cittadino: chiedere di fare un passo indietro a chi ha un doppio incarico, come Alfredo Antoniozzi (europarlamentare e assessore alla Casa) e Maurizio Leo (deputato e assessore al Bilancio). Una scelta, questa, in linea proprio con il «diktat» di Alemanno sulle regionali: chi vince si dovrà dimettere dal Consiglio comunale. Una disposizione che esclude il vicesindaco, e senatore, Mauro Cutrufo, perché è l'unico degli assessori a «doppio incarico» ad essersi candidato proprio come vicesindaco di Roma. La sua, insomma, è un'investitura elettorale a tutti gli effetti. Ancora, nell'ottica di un riassetto politico a farne le spese potrebbero essere i cosiddetti «tecnici», Marco Corsini, ora all'Urbanistica e Umberto Croppi, alla guida della Cultura. Ma non è detto. Un nuovo equilibrio tutto interno al Pdl potrebbe anche portare a un rimpasto diverso. Alemanno potrebbe tenere i «tecnici», scelti in fondo da lui, e puntare a un riassetto basato sulla resa dei conti delle correnti. Ecco allora che potrebbero lasciare Sergio Marchi (alla Mobilità in quota Piso) e Laura Marsilio (alla Scuola in quota Rampelli-Marsilio). Difficile però che in una giunta composta da sole due donne si decida di mandarne a casa una. «Spostamenti» improbabili invece per Fabio De Lillo, Davide Bordoni, Enrico Cavallari e Fabrizio Ghera, tra i più votati nelle comunali del 2008. Ma gli esclusi dalla corsa alla Pisana potranno contare sulle tre poltrone in più che verranno concesse a Roma Capitale e, soprattutto, su guida e cda delle aziende comunali e regionali (in quota di maggioranza o di opposizione si vedrà il 29 marzo). Il banco di prova per Alemanno si presenta insomma più complesso che mai.

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