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Il sensitivo Amerini «L'ex portiere è stato istigato al suicidio»

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Inun vecchio delitto ancora senza colpevole, tornato in aula di tribunale con indizi verosimili, il parere di un sensitivo sembra avere la stessa robustezza dell'accusa. Mario Amerini, però, 59 anni, originario del Viterbese, esploratore dell'occulto, autore di libri su angeli e forze spirituali, il giallo di via Poma lo sente un gran pasticcio dal quale nome e volto del colpevole non sono mai saltati fuori. Amerini, vuol dire che Vanacore è stato istigato al suicidio? «Le mie parole devono essere considerate descrizioni di scenari mentali, sfocati e senza contorni. All'interno dei quali forti sono solo le sensazioni legate ai soggetti. Vanacore forse sapeva, forse in questa storia ha coperto qualcuno, e questo gli ha roso la scoienza. Ma non era l'assassino». E allora? «Ci sono ancora forze oscure». Scusi, che significa? «Significa che chi ha ucciso si muove per evitare di essere scoperto, è ancora proccupato e trama nell'ombra». Parliamo ora del fidanzato di Simonetta, Raniero Busco. «Non credo che l'abbia uccisa. Non è questa la senzazione che provo. Il delitto di via Poma non è stato commesso da una persona qualsiasi. Ma da chi gestisce potere, sa farlo e sa manovrare gli eventi. Ecco perché ha detto che sono ancora attive forze negative. Busco, come il portiere, anche loro sono stati manovrati». Amerini non ama ricordare dei suoi successi. Di uno, però, ne continua a parlare la gente di Ronciglione. Sparì un quarantenne. Il padre, anziano, si mise subito in allarme: sapeva che il figlio soffriva di vuoti di memoria. Passano i giorni e si rivolgono ad Amerini. «È nel lago, in quel punto», dice. E lì lo troveranno i sommozzatori. Fab. Dic.

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