Di Pietro insiste: "Decreto? È un golpe" Il Pd: ritiri tutto o va in piazza da solo
Non parla di impeachment come aveva fatto ieri il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ma continua ad attaccare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, finito del mirino dell'ex pm dopo ever firmato il decreto salva-liste. "Tutti dicono che il decreto è incostituzionale. Il comportamento del Capo dello Stato nell'avallare il decreto golpista è stato inutile e dannoso: inutile perché non serviva e non serve per risolvere situazioni già risolte dai giudici". "Davvero - si chiede Di Pietro - il gioco valeva la candela? Non si potevano aspettare i giudici?". Di Pietro: basta falso perbenismo - Il leader dell'Idv, nel corso di un'iniziativa elettorale a Lodi, attacca il "l'ipocrisia e il falso perbenismo" di chi sostiene che "la colpa sia solo di chi ha commesso questo fatto grave lasciando fuori le responsabilità di chi doveva fare il controllore". A suo giudizio, "siamo di fronte ad un governo e una maggioranza che modificano le regole a proprio uso e consumo e il decreto 'salva Pdl' lo dimostra". "La strada principale per mandare a casa questi golpisti - aggiunge Di Pietro - è il voto e credo che gli elettori si siano già resi conto che siamo di fronte ad un governo e una maggioranza che usano le istituzioni per farsi gli affari propri e per modificare le regole del gioco durante la partita". Il Pd: chi ha detto che andiamo in piazza con l'Idv - Di tutt'altro avvido il Partito democratico. "Se Di Pietro pensa di trasformare la piazza di sabato prossimo in una giornata di attacchi al capo dello Stato si sbaglia di grosso", risponde Anna Finocchiaro. La presidente dei senatori del Pd invita l'ex pm a "ritirare gli attacchi a Napolitano", altrimenti "chi l'ha detto che scendiamo in piazza con lui?". Per la Finocchiaro, intervistata dalla Stampa, Napolitano "non poteva far altro che firmare. Chi lo attacca è miope e ottuso. Come si fa a chiedere l'impeachment in un parlamento con una maggioranza così evidente? Vogliamo far salvare Napolitano dalla maggioranza?", prosegue Finocchiaro. "Il solo parlarne è un errore politico che distrugge l'unica risorsa democratica del Paese, una cosa da folli". Adinolfi: partito schizofrenico - A sottolineare l'imbarazzo dei democratici nel condividere il corteo contro il decreto salva liste con l'Idv è Mario Adinolfi: "Il Pd va in piazza sabato prossimo provando il gioco di equilibrismo di attaccare il governo e difendere Napolitano. Siamo alla schizofrenia pura". Il blogger invita il Pd a schierarsi completamente al fianco del presidente della Repubblica: "Meglio che cancelli la manifestazione - è il suo suggerimento - e si impegni nella campagna elettorale, senza regalare ulteriori consensi alle liste Bonino-Pannella e all'Italia dei Valori. Napolitano non ha semplicemente firmato il decreto - continua - ha detto che lo condivide perchè non è possibile negare al principale partito italiano il diritto ad essere presente sulle schede elettorali,