Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'ad di Telecom rassicura i dipendenti: con il lavoro di tutti otterremo risultati solidi e duraturi

default_image

  • a
  • a
  • a

TelecomItalia sa anche che non esiste obiettivo per il cui raggiungimento sia giustificato sacrificare l'etica professionale». L'ad Franco Bernabè sottolinea così la linea mantenuta in «due anni di gestione», esattamente il contrario di quanto i giudici della procura di Roma contestano alla controllata Sparkle per fatti che si sono verificati prima, tra il 2005 e il 2007: giochi di fatture e rimborsi Iva per gonfiare i conti, centrare i target. L'inchiesta è un colpo duro a tutto il gruppo. Un danno di reputazione «che difficilmente può essere risarcito». E che pesa anche di più oggi perché arriva dopo due anni di lavoro «per ritrovare un clima di normalità», due anni in cui Telecom ha adottato «una serie di provvedimenti importanti per evitare che episodi che in passato hanno danneggiato la nostra reputazione - dice l'ad - possano ripetersi in futuro» - «Cari colleghi»... Franco Bernabè scrive ai circa 55 mila dipendenti italiani del gruppo, a chi si sente «accerchiato da questo assordante rumore di fondo» del clamore dell'inchiesta. «Anche io come voi sono profondamente turbato», premette nelle prime righe di una lunga lettera. E garantisce: l'azienda è «seria e solida». Manager e dipendenti devono ora (a partire dal numero uno: «dobbiamo», «noi tutti», sottolinea più volte Bernabè) «trovare le energie per uscire da queste vicende rafforzati dalla consapevolezza che qualsiasi cosa negativa sia eventualmente avvenuta in passato comunque non si ripeterà più un futuro». Bisogna «sviluppare gli anticorpi che ci permettano di individuare e isolare comportamenti non coerenti con il nostro codice dei valori». Si deve costruire fiducia «con il lavoro di tutti i giorni». E «così facendo - scrive Bernabè - otterremo risultati solidi e duraturi in grado di resistere al tempo e a qualsiasi tipo di scossa o turbolenza esterna». Non è «fisiologico», scrive Bernabè, quello che emerge dall'inchiesta e che toccando anche Fastweb colpisce l'intero settore delle Tlc.

Dai blog