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I giudici: "Non c'erano delegati Pdl"

La lista Pdl sarà presentata lunedì prossimo

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«Dalla ricostruzione dei fatti emerge agevolmente che alle ore 12 del 27 febbraio 2010, all'interno dell'area delimitata, ove sostavano coloro che potevano ancora presentare le liste, si trovavano in attesa 4 delegati, e fra questi non vi erano quelli del Pdl». È quanto si legge nella motivazione con cui la Corte d'Appello di Roma ha rigettato il ricorso per l'esclusione della lista Pdl Roma. «Né può assumere rilievo la circostanza - prosegue il testo - che la documentazione fosse stata lasciata incustodita all'interno dell'area delimitata, stante la ovvia necessità della presenza delle persone delegate. Nessuna attività, neppure prodromica, alla presentazione della lista è stata mai posta in essere e di conseguenza è inammissibile l'istanza per il completamento di una procedura per la presentazione della lista, procedura che mai ha avuto inizio». Nella motivazione si ribadisce che «il termine temporale è perentorio». I giudici poi ricostruiscono i fatti: l'area per la consegna delle liste era delimitata e «alle 12.30 un ispettore di polizia stava allontanando dall'area di attesa una persona poi individuata nel delegato Pdl che stava dando in escandescenze» e i delegati fuori dall'area non venivano ammessi dai carabinieri alla presentazione della lista per decisione del presidente, che rilevava come «si fossero allontanati dal luogo di presentazione». Alle 13.30 i delegati non ammessi, abbandonata la scatola coi documenti, lasciavano la zona.

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