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Quel listino che fa cadere tutti i partiti

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Il«listino» è la lista collegata direttamente al candidato alla presidenza della regione. L'elettore non esprime preferenze all'interno del listino, ma vota solo il capolista, che è appunto il candidato governatore. Nel caso in cui questi raggiunga la maggioranza dei voti, viene eletto presidente e con lui i componenti del «listino». Il sistema elettorale regionale stabilisce infatti che il Presidente della Regione sia eletto direttamente dai cittadini in un turno unico di votazioni. E il voto si esprime proprio sulla sua candidatura e quindi sul suo «listino». Mancando questa, viene a mancare automaticamente la candidatura del capolista. Il listino della Polverini sarebbe caduto su una doppia firma necessaria per la presentazione dello stesso, pena la nullità. A firmare la delega dovevano essere, congiuntamente, il coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso (ex An) e il vice coordinatore regionale del partito Alfredo Pallone (ex Fi). Venendo a mancare quest'ultima firma l'atto non è stato accettato e dunque il listino Polverini è stato escluso. Il ricorso potrà essere presentato inderogabilmente entro domattina. Poi la corte d'appello di Roma avrà 48 ore per pronunciarsi.

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