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"Noi assessori? Perché no" La favola della lista civica

Renata Polverini

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La favola c'è: la lista «Cenerentola» conquista il trono della coalizione. Del resto la scarpetta di cristallo proprio non entrava a Celori, Robilotta e compagni del Pdl. Peccato che la fine non sia in linea con il tradizionale «vissero tutti felici e contenti». Di contenti qui ce ne sono soltanto 41, i candidati della lista Polverini. Sulla carta sarebbero la ruota di scorta, con il Pdl fuori dalle elezioni a Roma e provincia fanno invece la parte del leone. Perché se di solito i «civici» che ce la fanno oscillano fra i tre (in caso di sconfitta della coalizione) e i sei (in caso di vittoria), stavolta in ballo ci sono più di dieci posti. La rivincita della società civile, di norma confinata nel ruolo ingrato di portare voti senza ottenere un seggio. Se nella formazione ci fossero meno politici (e transfughi), diventerebbe quasi una sfida simbolica. I candidati della lista sanno bene di aver pescato il jolly, sempre che verrà confermata l'esclusione del Pdl. «Diventerai presidente del Consiglio regionale - dicono almeno tre persone all'ex assessore della Giunta Storace e capogruppo Mpa, Francesco Saponaro - E certo France' sei rimasto l'unico che ce capisce...". Il professor Massimo Martelli, medico e leader del comitato per non chiudere l'ospedale Forlanini, al secondo posto della lista, spiega: «Mi sono sempre occupato di sanità, ho deciso di candidarmi al fianco della Polverini perché è seria. Io assessore? Non lo so, di certo in Giunta ci vogliono più tecnici». Non si fa illusioni Maurizio Ottaviani, candidato a Frosinone. È professore di pianificazione sociale. Potrebbe onorare la tradizione: prima la Mandarelli, poi la Coppotelli, l'assessorato ai Servizi sociali va sempre alla Ciociaria. «Dice a me? Bé io ci capisco, dunque non me lo daranno mai». Netta anche Maria Teresa Graziani, pure lei di Frosinone: «Noi ci saremo, il Pdl forse no. Questi si credono scienziati ma non hanno capito niente». La capolista Mariella Zezza incita i candidati. Tra questi, Ettore Viola, figlio di Dino, Mario Brozzi, ex medico della Roma, Maria Domenica Giaccari delle Acli, Olimpia Tarzia del Movimento per la Vita, l'ex comandante dei vigili del fuoco Luigi Abate, l'attrice Maria Pamela Villoresi. Poi ci sono i politici: quelli che un tempo erano di sinistra (Paola Guerci, Gianfranco Bafundi, Gilberto Casciani, Angelo Miele e Alessandro Battilocchio). «Ma quale ruota di scorta, siamo la lista principe» dicono a più voci. La Polverini fa il suo: «Sono sicura che ci sarà un importante risultato». «Te credo, ce presentiamo solo noi», ironizzano dalle ultime file.  

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