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«Peggio della bomba atomica»

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«Cisono rimasto proprio male, anzi, sono proprio preoccupato». È questo il sentimento che ha provato Fabio Ghioni, esperto a livello mondiale in sicurezza e tecnologie non convenzionali, consulente strategico per diversi organismi governativi e internazionali, quando ha saputo che il software che aveva creato per combattere i criminali era nella disponibilità di Gennaro Mokbel. Quando ha creato questo software? «Nel 2000, dopo l'omicidio di Massimo D'Antona, la procura di Milano aveva bisogno di un sistema in grado di seguire i contatti di alcune organizzazioni criminali su Internet». Si spieghi meglio. «Lo scopo iniziale del sistema che ho creato era quello di combattere il terrorismo. In quegli anni, ad esempio, le Nuove Brigate Rosse e i terroristi islamici avevano iniziato a rivendicare le loro azioni sul web. È nata quindi la necessità di indagare su queste attività criminali sulla grande rete». Chi lo poteva utilizzare? «Solamente l'autorità giudiziaria e i servizi segreti per svolgere le attività di copertura sulla rete». Cos'è esattamente la sua «creatura»? «È un virus che viene lanciato in uno o più computer e consente di avere il totale controllo del pc senza che nessuno se ne accorga». Come funziona? «Tiene sotto osservazione tutte le attività del computer. Il software è in grado anche di lavorare per individuare parole chiave ed entrare così in azione. Soprattutto nel mondo del terrorismo, infatti, vengono usate parole particolari per comunicare senza essere scoperti». Si può definire una «microspia» delle forze dell'ordine? «Certamente. È un sistema di spionaggio di altissimo livello, un virus legale che non è possibile individuare». Quando ha perso le tracce del software? «Nel 2000 è stata creata la società Ikon srl e poi nel 2002 ho ceduto le quote». Cosa ha pensato appena ha saputo che il virus poteva essere nella disponibilità di Mokbel? «Sono stato molto male, perché sapere che un criminale possa utilizzare una tecnologia del genere è un fatto pericolosissimo». Quali sono i rischi? «Altissimi, poiché si tratta di tecnologie sensibili per la sicurezza nazionale». Come può Mokbel esserne entrato in contatto? «Non lo so e me lo sto chiedendo. Probabilmente qualcuno non ha effettuato i dovuti controlli su una serie di società, collegate con personaggi vicini a Mokbel. È peggio di aver rubato la fusione nucleare scoperta da Einstein». Au.Par.

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