Ferrari, moto e barche
Centrotrentatréauto e cinque imbarcazioni, cioè tre milioni e 700 mila euro di bottino. La graduatoria dei possessori di quattro e due ruote e barche vede in testa sempre la coppia Mokbel-Ricci: evidentemente gestiva grosse cifre di denaro, e lo spendeva pure. In due disponevano di dieci mezzi, alcuni intestati a soggetti diversi, anche se gli investigatori hanno definito i beni «ricollegabili agli indagati». E non sono di piccola cilindrata. La maggior parte sono bolidi o comunque gingilli che costano. La lista delle moto: Vespa 100, due di cilindrata 125, Honda 125. E poi: Smart City, Bmw serie 5 530D Touring, Smart for two, Porsche 911 turbo coupé, Mini cooper 1.600 16 valvole e una Jaguar. Nel garage del senatore Nicola Paolo Di Girolamo risulta un bel parco mezzi, quello di chi ha il pallino delle cose belle e potenti e le risorse giuste per potersele permettere. Le moto: Kawaski Z750 e 1.200 e Honda Sh 125. Le vetture: Mini cooper 1.6, Fiat Panda 900. E poi carrozzeria da sballo: Bmw X5, la mitica Ferrari Testa Rossa e anche una Jaguar Xj 4.2. «Il senatore Di Girolamo - scrive il Gip nell'ordinanza di 1.600 pagine - risulta essere promotore e capo di una associazione per delinquere che ha commesso delitti di eccezionale gravità ed ha cagionato all'Erario un danno stimabile in oltre 370 milioni di euro». Tra gli indagati nella megainchiesta ce ne sono altri che si spostavano al volante di auto d'eccellenza. Aurelio Gionta: Porsche 911 turbo coupé. Riccardo Scoponi: Jaguar X-Type V6 2.4. E Fabio Arigoni: Ferrari spider 360, Giulietta spider dell'Alfa Romeo e altre più "piccole" (Mercedes C220 cdi, Mercedes C180 e Bmw 118. Le barche non piacciono a tutti, solo a quattro: Massimo Massoli (un natante da 11 metri costruito dai Cantieri navali di Roma, costo 50 mila euro), Augusto Murri (due barche a vela), Franco Pugliese (yacht da 200 mila euro) e ancora il senatore (Yacht Ferretti 550, da 1 milione e 523 mila euro).