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La Polverini a via dell'Umiltà per il "rebus" del listino

Renata Polverini

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Non è più una scelta politica, ma un vero e proprio rebus. Almeno in questo, tra centrodestra e centrosinistra non passa alcuna differenza. La compilazione delle liste, a due giorni dalla scadenza del termine per presentarle, sta togliendo il sonno ai leader dei partiti. È sul «listino», una sorta di premio di maggioranza che mette in palio 14 posti bloccati (7 uomini e 7 donne compreso il presidente) in Consiglio alla coalizione vincitrice, che sorgono i maggiori problemi, soprattutto in casa Pdl. Addirittura, secondo i ben informati, sarebbe stato chiuso e riaperto più volte e a sciogliere il nodo gordiano non sarebbero ancora bastate ore e ore di riunioni. Tutto si risolverà nella giornata di oggi, probabilmente in nottata. L'Udc ha già chiuso i giochi: dentro Roberto Carlino, Francesco Carducci e Rodolfo Gigli. Francesco Storace, che sarà anche capolista, per La Destra, anche se non è detto che alla fine possa essere inserito Teodoro Buontempo. Caos nel Pdl. An ha chiuso sulla tris Isabella Rauti (moglie del sindaco Gianni Alemanno), Annalisa D'Aguanno (in quota Augello) e il consigliere provinciale di Roma Francesco Petrocchi (in quota Rampelli). Nell'ex Forza Italia, invece, i giochi non sono ancora fatti: Ernesto Irmici (uomo di fiducia del capogruppo Fabrizio Cicchitto) ad oggi è l'unico sicuro di esserci. Dovrebbero essere dentro anche Giancarlo Miele, Caro De Romanis (in ballottagio con Franco Condò), Fabiana Santini, Veronica Cappellaro e la reatina Lidia Nobili. In ribasso le quotazioni di Federico Iadicicco (consigliere provinciale sponsorizzato dal ministro Giorgia Meloni), dell'assistente del ministro Sacconi Francesco Pasquali, dell'ex eurodeputato di Latina Stefano Zappalà, del consigliere comunale di Firenze Giovanni Donzelli e dell'avvenente Francesca Pascale, ex velina di Tele Cafone e consigliere provinciale a Napoli. Anche se non si escludono colpi di scena in extremis. L'ultima parola spetterà a Berlusconi, ma nel Pdl locale monta il malcontento di più d'un esponente, quantomeno perplesso da «scelte non legate al territorio». La candidata Renata Polverini ieri sera è rimasta a lungo nella sede azzurra di via dell'Umiltà. Facile intuirne il motivo: far quadrare un sudoku impossibile. Più chiaro il discorso per la lista proporzionale. Correranno gli uscenti ex An Bruno Prestagiovani, Francesco Lollobrigida, Pietro Di Paolo, Tommaso Luzzi, Luigi Celori ed Erder Mazzocchi. Tra gli ex Fi che si ricandideranno ci sono Fabio Armeni (che, per il criterio dell'ordine alfabetico sarà anche il capolista formale del Pdl), Massimiliano Maselli, Palombi e Saraceni. Tra le «nuove proposte» anche i giochi sono fatti: in lista Luca Malcotti (Ugl vicino ad Andrea Augello), i consiglieri comunali Marco Visconti e Samuele Piccolo, il sindaco di Marino Palozzi (portato da Aracri) e il marito dell'assessore capitolino Laura Marsilio vicino a Rampelli, Pier Paolo Terranova.Tra gli ex An correranno Massimo Cacciotti, il sindaco di Albano Marco Mattei, il consigliere provinciale Enrico Folgori e Pino Cangemi. In lizza anche Paolo Pollak e Angelo Santori.

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