Berlusconi: "La sinistra vuole spalancare le porte agli stranieri"
Un appello per un maggiore impegno personale e per "scendere tutti in campo" non solo attraverso l'iscrizione al Pdl ma facendo di più con una proposta e cioè quella di creare "un esercito del bene contro il male". È questo il messaggio lanciato dal premier Silvio Berlusconi intervenendo a Roma alla presentazione dei Promotori della Libertà, movimento del Pdl che farà capo allo stesso premier e sarà coordinato da Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo. L'esercito del bene - "A voi lancio un appello e una proposta" ha premesso il Cavaliere. "L'appello è quello di impegnarvi personalmente e scendere tutti in campo. La proposta - ha proseguito Berlusconi - è quella di creare dei paladini della libertà, di chi ama contro chi odia: un vero e proprio esercito di difensori e di promotori della libertà. Tra gli impegni di questo "esercito", ha spiegato il leader del Pdl, quello "innanzitutto di sostenere l'azione del nostro governo", spiegando ad amici e conoscenti quello che è stato fatto finora. Infatti, secondo il premier "il nostro governo è rispettato nel mondo mentre l'opposizione è anti nazionale e anti italiana. Non si fa scrupolo - dice ancora Berlusconi - di propagandare un'immagine negativa del nostro Paese". La sinistra vuole lo Stato di polizia - Silvio Berlusconi per l'occasione torna a difendere il diritto alla riservatezza. Le intercettazioni? "Secchiate di fango" dice il premier e tali rimangono in quanto quasi sempre "non ci sono reati che emergono con certezza. Noi - afferma il presidente del Consiglio - vogliamo restare liberi, amiamo la libertà". "Siamo in uno stato di polizia, sottoposti al controllo delle nostre telefonate - commenta Berlusconi - È un sistema barbaro, che porta solo secchiate di fango, ed è questo che vuole la sinistra". Immigrazione - Le critiche del premier all'opposizione non riguardano solo il tema delle intercettazioni, ma anche l'immigrazione. "La sinistra vuole spalancare le porte agli stranieri. Non vuole l'immigrazione ma l'invasione degli stranieri - attacca il presidente del Consiglio - perchè pensa che con gli stranieri si possono modificare i pesi elettorali". Pdl, solido e democratico - Per Silvio Berlusconi il Pdl è un "partito veramente democratico che sarà protagonista sulla scena politica ancora per molti anni a venire", e nega che al suo interno ci siano i contrasti di cui si è parlato in questi giorni sulla stampa. Al Tempio di Adriano, infatti, il premier ha spiegato: "Tutto ciò che è stato scritto sui giornali su contrasti interni è pura fantiasia. Nel partito si lavora bene, c'è grande stima e affetto per il vertice". Quindi il Cavaliere ha spiegato che non ci sono in programma cambiamenti "né per il futuro immediato né per quello avanzato". Vecchia politica per le Regionali - Il sistema elettorale per le regionali obbliga i partiti a fare delle alleanze e ad un "ritorno alla vecchia politica" ma, secondo il premier, ciò non significa che l'obiettivo resti "una democrazia bipolare e bipartitica secondo il modello degli Stati Uniti, con il partito repubblicano e quello democratico". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha precisato anche che sul fronte delle candidature del Pdl per le consultazioni del 28 e 29 marzo, "io sono rimasto ai bordi delle discussioni" e le designazioni sono giunte dai coordinatori nazionali sentiti i comitati regionali del partito. Tuttavia, ha aggiunto, "ho molta fiducia nei candidati e mi affiancherò" alla loro battaglia.