Gesù fuma, guerriglia in India

Gesù ritratto con una birra e una sigaretta in mano: un atto grave di per sé, ma ancor di più in termini di reazione. È così bastato un pretesto per riaccendere tensioni che l'India non riesce a reprimere in una convivenza difficile tra etnie e religioni. Pesante l'ultimo bilancio a Batala, nello Stato nord occidentale del Punjiab, una delle mete turistiche più famose: due chiese date alle fiamme, dieci feriti finora accertati e una guerriglia urbana tra cristiani ed estremisti indù in atto da due giorni. Nel distretto di Gurdaspur le autorità avevano appena allentato il coprifuoco dichiarato nei giorni scorsi, «per permettere alla gente almeno di uscire da casa per fare la spesa», come ha puntualizzato un funzionario di polizia. In fiamme è finito, fra l'altro, uno degli edifici religiosi più antichi della città, che fa capo all'Esercito della Salvezza. I pastori sono stati aggrediti e malmenati. Adesso il ministro capo del Punjab promette mano dura, condanna la diffusione dell'immagine e punta il dito contro chi «fomenta l'odio interreligioso».  Dal canto suo, la Chiesa cattolica in India reagisce contro la pubblicazione, su libri destinati alle scuole elementari, dell'immagine blasfema del Gesù. «Abbiamo chiesto a tutte le scuole cattoliche in India di ritirare il testo e di boicottare tutti i libri della Skyline Publications», ha detto Babu Joseph, portavoce della Conferenza episcopale dell'India. Si sta anche esaminando la possibilità di promuovere un'azione legale, a livello ecumenico, contro la casa editrice di New Delhi.