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Mille chiavi per riaprire il centro dell'Aquila

Gli sfollati aquilani appendono le chiavi delle loro case alle transenne che circondano il centro storico chiuso dal 6 aprile 2009

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L'AQUILA - Mille chiavi legate alle transenne che delimitano la zona rossa, simbolo della voglia degli aquilani di tornare a vivere il centro storico violentato dal terremoto del sei aprile. È la protesta andata in scena ieri nel capoluogo abruzzese, dove migliaia di persone hanno violato ancora la zona rossa, come era successo anche domenica scorsa, per chiedere la riapertura del centro storico, identità dell'intero territorio, ancora invaso di macerie a dieci mesi dal sisma. Tra la gente il sindaco Massimo Cialente, vice commissario per la ricostruzione, invitato dai presenti a «parlare di più con i cittadini e meno davanti alle telecamere». Presente tra la folla anche la presidente uscente della Provincia, Stefania Pezzopane (Pd) ricandidata dal centrosinistra alla guida dell'ente. La presenza della Pezzopane, in piena campagna elettorale, ha destato la reazione del coordinatore del Pdl, Massimo Verrecchia. «Siamo solidali con la cittadinanza - ha detto Verrecchia - una solidarietà che il popolo delle libertà e il governo hanno dimostrato e continueranno a dimostrare con i fatti, lavorando per restituire alla città una sofferta normalità, senza speculare con spudorato cinismo sull'emotività di un popolo giustamente sofferente.   Dalla presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, non accettiamo lezioni. Lei in questi mesi si è guardata bene dal dare un benché minimo contributo e non ha fatto altro che curare la propria immagine, prima criticando il governo e poi, di fronte agli straordinari risultati ottenuti dal presidente Berlusconi, cercando di prendersene il merito e promuovendosi, con sprezzo del ridicolo, donna di stato». Intanto, per domenica prossima, è stata annunciata una nuova protesta.  

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