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Milana: "Stiamo facendo il possibile"

Emma Bonino

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«C'è una situazione di grave illegalità nel nostro Paese, la denuncia di Emma è giusta, sta richiamando tutti alla responsabilità». Il senatore del Pd Riccardo Milana non usa mezzi termini. Era segretario cittadino fino a poche settimane fa, a Roma si dice che da solo valga metà partito. Ora è il coordinatore della campagna elettorale del centrosinistra nel Lazio. Dopo la scelta della Bonino di fare lo sciopero della fame e della sete per ristabilire «la legalità del processo democratico» (raccolta firme per le liste e presenza televisiva) si fa sentire. Va bene senatore Milana, ma le firme alla Bonino non potrebbe darle il Pd? «Il problema non è di avere le firme ma che tutti i cittadini siano messi in condizione di firmare, come prevede la legge». Però non sembra che nel Pd ci sia un forte impegno per la leader radicale... «In alcune realtà il partito si è messo a disposizione, in altre meno ma è un problema superabile». Non è che vi siete pentiti di candidare la Bonino? «Si possono raccontare le favole ma è evidente lo slancio generoso del Pd». Anche al Nord e nelle Regioni rosse? «Io conosco la vicenda del Lazio». Come va la campagna elettorale? «La partita è aperta e lo vedono tutti. La Bonino rappresenta la vera novità, per questo riscuote stima e simpatia».  Quali sono i suoi punti di forza? «È una candidata di grande autorità e di specchiata onestà e moralità». Eppure in giro non si vedono tanti manifesti della Bonino... «Non si vedono perché lei non vuole che i manifesti siano attaccati fuori dagli spazi consentiti. Ma non vede gli altri che degrado fanno?». Crede che il caso dell'ex governatore Marrazzo peserà sulle elezioni di marzo? «No. Penso che le persone distinguano la vicenda personale di Marrazzo dall'amministrazione della Regione Lazio». Quali sono i temi su cui punterà la Bonino nelle prossime settimane? «Innovazione, investimenti e sviluppo. E una sanità rivolta ai cittadini». È vero che se vince il centrosinistra lei farà il vicepresidente della Regione? «Sono qui solo per dare una mano, con la speranza che il Lazio abbia un presidente degno di questo nome». Ma pare che dal centrodestra vi dividano parecchi punti... «No, il distacco non è così rilevante». Dicono quasi otto punti. «Mai visto sondaggi di questo tipo. Si tratta solo di pochi punti». Le elezioni regionali si vincono a Roma. Crede che il sindaco Alemanno trainerà il voto? «Se guardo la città penso che i cittadini non siano contenti di questa amministrazione. Spero che lo dimostreranno nell'urna già a marzo».

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