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La cricca voleva un Gran Maestro

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Nonerano interessati solamente agli appalti milionari alla Maddalena, all'acquisizione di edifici nel cuore della Capitale e alla ristrutturazione dei circoli sportivi romani per i Mondiali del nuoto. La «cricca» di imprenditori e funzionari pubblici aveva interessi ancor più alti: mettere le mani anche sulle elezioni a Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. Insomma, la massoneria. Sembra che non manchi proprio nulla, dunque, tra gli affari degli indagati e dei quattro arrestati (Diego Anemone, Angelo Balducci, Mauro Della Giovampaola e Fabio De Santis), atteggiamenti considerati illeciti dalla procura di Firenze che ha avviato l'inchiesta. E che adesso stanno interessando almeno quattro palazzi di Giustizia: oltre a quello toscano, anche quello di Perugia, di Roma e dell'Aquila dove sono state avviate altre inchieste giudiziarie. Secondo gli accertamenti svolti dal Raggruppamento Operativo speciale dei carabinieri di Firenze, le persone coinvolte a vario titolo nelle indagini erano in grado di chiedere favori a personaggi che ruotano nel mondo imprenditoriale, politico e religioso (cardinali, monsignori e suore). E nella lunga lista di contatti, ora spunta anche la massoneria. In una conversazione registrata dagli investigatori il 3 marzo del 2009, tra Leonardo Benvenuti, definito dagli inquirenti «un amministrativo facente capo all'onorevole Rocco Girlanda e all'onorevole Denis Verdini», e Peppino Lo Sardo, i due parlano dell'andamento delle elezioni del Gran Maestro. Lo Sardo segnala con disappunto a Benvenuti che in Umbria, per le elezioni a Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, ha preso molti voti De Luca. «Questa cosa dell'Umbria com'è la storia? ...l'hai sentita questa cosa dell'Umbria? ...minchia ...so di qualcosa negativa lì per noi ...cioè ...che nel senso che ...ha preso tanti voti De Luca». Benvenuti, benché il giorno precedente abbia avuto indicazioni dai suoi amici umbri, Fabio Bastianini e Massimo Monni, per votare De Luca, fornisce all'amico siciliano Peppino una risposta vaga. B: «De Luca ha preso molti voti? non so niente ...guarda io manco a votare sono andato ...Peppino che c'ho avuto problemi ...e quindi ...e perché ...c'ho avuto problemi». A quel punto, secondo quanto intercettato dai militari del Ros, Peppino Lo Sardo riferisce che nelle altre regioni d'Italia il suo candidato di riferimento è in netto vantaggio su De Luca. L: «Domani, ...domani si vota, ma siamo in vantaggio notevolmente ...capisci? eh infatti fanno cose diverse ...oggi, domani ...noialtri domani alle tre e mezza ...il Lazio prima ...Calabria prima ottima 800 voti in più ...significa 800 voti contro ...500 di De Luca in Calabria ...abbiamo stravinto ...abbiamo conquistato il Piemonte ...abbiamo conquistato ...Lombardia lo faranno oggi ...ma si pensa che sarà positivo ...insomma ...dopo ci sarà la Sicilia che sarà un pochettino determinante di questa cosa ...mi dispiace per l'Umbria ...per questo ti ho chiamato ...perché praticamente...». Leonardo Benvenuti quasi a volersi giustificare per la debacle umbra, asserisce che deliberatamente non si è affatto impegnato in questa campagna elettorale «...No ...no io come sai non è che ...se no ti avevo detto ...guarda non ho preso nessun tipo di impegno anche perché, insomma, ho voluto per scelta restarne completamente fuori da questa cosa ...se no ...già dai problemi che c'ho mi ci manca solo di andarmi a mettere in queste ...faide intestine ...ho capito che la cosa era abbastanza pesante». Dopo qualche minuto Benvenuti chiede a Fabio Bastianini l'esito delle votazioni umbre. B: «...Senti ...ti chiamavo per una informazione ...posso ...disturbo ...com'è finita in Umbria ...dice che ha vinto De Luca?». Bastianini asserisce che De Luca «sta avendo un buon risultato ...mah ...che ti devo dire? ...io adesso ho sentito Trequattrini ...mi ha detto che c'ha grosse chance, così mi ha detto». Benvenuti ribatte di aver appena ricevuto delle notizie dalla Sicilia che a livello nazionale De Luca «ha preso una batosta ...nazionali si ...nazionali si ...ma qui ha preso ...ha preso la batosta mi dicono perché mi hanno chiamato da ...da ...dalla Sicilia dico ...ah! io sono stato fuori da ...da tutti i giochi ...così gli arriva un segnale pesante perché è una botta per il riferimento che c'ha qui in Umbria ...no». Sempre lo stesso Benvenuti afferma che un suo amico siciliano vicino a Gustavo Raffi (attuale Gran Maestro del Goi) gli ha riferito che «De Luca, a livello nazionale, è in difficoltà ...no ...ma ti dico una persona vicinissima a ...Raffi ...mi ha telefonato adesso da Palermo ...dice che qui ha preso una gran botta».

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