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Caso Bertolaso, nella cricca c'è anche una suora

Suore

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Tutto è iniziato con gli appalti «pilotati» alla Maddalena. Poi si è scoperto che oltre a imprenditori e funzionari pubblici, nell'affare erano coinvolti a vario titolo onorevoli e senatori. Scavando, gli inquirenti fiorentini si sono imbattuti anche in un monsignore che chiedeva raccomandazioni alla «cricca». Poi è spuntato un cardinale «inconcludente». Ora ecco apparire una suora. Adesso, dunque, nelle informative dei carabinieri del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Firenze, spunta un'altra figura ecclesiastica: suor Enrica, sottosegretaria e sovrintendente di tutti gli ordini religiosi femminili. Ancora una volta, dunque, una «tonaca» nell'inchiesta per corruzione che ha mandato in carcere, per ora, Angelo Balducci, Diego Anemone, Mauro Della Giovampaola e Fabio De Santis, oltre a far finire nel registro degli indagati della procura di Firenze decine e decine di nomi. Secondo le intecettazioni registrate dai militari, la suora avrebbe dovuto aiutare alcuni amici della «cricca» ad acquisire una struttura che si trova al Gianicolo. Nella conversazione registrata dagli investigatori il 21 luglio del 2008, Riccardo Fusi, ex presidente della Btp (Baldassini-Tognozzi-Pontello), indagato i presunti appalti «manovrati» per i lavori del G8 alla Maddalena, parla con il commercialista Pietro Di Miceli riguardo all'acquisizione di una struttura al Gianicolo, per la quale creerebbe difficoltà la madre generale Silvana Furnari. Così, ecco apparire nella conversazione suor Enrica. Fusi: «Io ti chiedevo ...allora ...noi abbiamo, come ti avevo accennato, un grosso problema ...oppure forse è minore di quello che penso io». Di Miceli: «Sì ...». F: «Per una struttura lì al Gianicolo ...e il nostro contatto, cioè il nostro contatto è con Alpitour ma non c'entra niente, il problema che potrebbe nascere è con la ...con la madre ...madre generale Silvana ...Silvana Furnari ...e sono ...aspetta ti leggo cosa sono queste qui ...sono la società del Monastero delle Oblate Agostiniane e di Santa Maria dei sette dolori ...monastero bla, bla bla ...ecco ...io ...come ...ti preparerei un promemoria per mercoledì». D: «Ecco sì». F: «Ma tu con questa gente in qualche modo ...hai modo di parlare ...cioè ci si può arrivare oppure no?». D: «Ci puoi arrivare pure tu direttamente». F: «No, io direttamente ...io con le suore non è che vado tanto d'accordo». D: (ride). F: «Preferisco che ci sia tu». D: «Perché c'è suor Enrica ...no ...suor Enrica». F: «Ah, suor Enrica?». D: «Sì, è sottosegretaria e sovrintende di tutti gli ordini religiosi femminili ...e che io ti ho presentato no?». F: «Ah ...certo, certo». D: «Ecco, e quindi». F: «Si può parlare con lei allora». D: «Sì ...certo che si può parlare con lei ...con suor Enrica ...è così graziosa ...non è un problema». Il commercialista, infine, nelle intercettazioni del 22 luglio 2008, conferma di aver ricevuto la documentazione richiesta a Riccardo Fusi (atto Alpitour ndr.), precisando che dopo averla analizzata la invierà alla religiosa individuata per la soluzione del problema: «Ti ringrazio ...ho ricevuto il tutto giù a Palermo ...per e-mail ...il tempo di studiarmeli ...e passo tutto quanto a suor Enrica ...va bene?».

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