Un faccia a faccia privato nella stanza del governo di Montecitorio.
Berlusconie Bertolaso si incontrano nella sala adiacente all'Aula: parlano dell'inchiesta, così come del decreto approvato ieri alla Camera. Ma soprattutto, il premier ribadisce tutta la sua stima e fiducia al capo della Protezione Civile. Invitandolo ad andare avanti con il suo lavoro, senza alcuna esitazione. Ufficialmente, come spiega subito dopo Bertolaso ai cronisti che lo aspettavano in Transatlantico, B&B hanno parlato dell'emergenza frane in Calabria e Sicilia. «Berlusconi mi ha detto che è molto preoccupato della situazione idrogeologica del Paese Gli ho detto che sabato e domenica sarò in Calabria e Sicilia e lunedì riferirò a lui». E sulle dimissioni? «Sono sempre sul tavolo di Berlusconi, ma continuo a fare il mio lavoro fino a quando me lo chiedono». Sembra così che la grande tempesta che ha travolto il capo della Protezione Civile stia, di fatto, scemando. Ma lo scontro tra maggioranza ed opposizione su Bertolaso continua anche nell'Aula di Montecitorio, con l'Idv che ne reclama le dimissioni da sottosegretario e il centrodestra che gli manifesta anche fisicamente solidarietà, con una "standing ovation" prima del voto finale. Scende in campo anche Giorgio Napolitano, esprimendo compiacimento per «confronto positivo» tra i due schieramenti. «Questo decreto è stato un passaggio importante che dimostra come, al di là delle vicende personali, ci sia stima nella Protezione civile e non mi pare che fosse a questo livello nel 2001 quando l'ho presa io», commenta a caldo di Bertolaso. La maggioranza porta a casa non senza qualche fatica il via libera del testo alla Camera. Le assenze nei banchi del Pdl fanno sì che il governo venga battuto, pur se di pochissimi voti, su tre ordini del giorno del Pd e dell'Udc. Segnale che la campagna elettorale per le Regionali è già nel vivo. Gia.Ron.