Caserme dell'Arma, orario continuato
Carabinieri sempre più vicini alla gente. L'Istituzione più amata dagli italiani va ancora più incontro alle esigenze di sicurezza e di valori condivisi. Quindi, nessun ridimensionamento della presenza dei carabinieri sul territorio. Anzi, a breve partirà un piano per aumentare le stazioni dell'Arma aperte ventiquattrore su ventiquattro. L'annuncio è stato dato dal comandante generale Leonardo Gallitelli, intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico della Scuola ufficiali carabinieri. Scuola d'eccellenza frequentata tra gli altri da allievi ufficiali provenienti dall'Afghanistan, dall'Iraq, da Turchia e dalla Gendarmeria vaticana. A presenziare la cerimonia tra gli altri, il premier Silvio Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta, i ministri Ignazio La Russa, Roberto Maroni e Ferruccio Fazio, il capo della polizia, Antonio Manganelli, il direttore dell'Aisi, Giorgio Piccirillo. Il generale Gallitelli ha sottolineato che il piano per aumentare i presidi aperti 24 ore, «è reso possibile dallo sblocco del turnover previsto dalla recente Finanziaria e da un'ulteriore razionalizzazione di struttura». Una rivoluzione avvenuta grazie all'informatizzazione che ha permesso di alleggerire le proprie strutture burocratiche di oltre 5.200 unità e solo tra il 2008 e il 2009 sono stati mille circa i carabinieri recuperati al controllo del territorio. Non sono tutte rose e fiori e il comandante generale si è rivolto direttamente al premier Berlusconi per auspicare «un'ulteriore assegnazione di risorse» per il riordino delle carriere e «interventi urgenti per risolvere il problema del mancato avvio della previdenza complementare». Ha risposto indirettamente il ministro della Difesa, La Russa, che ha invitato «a ottenere il massimo risultato con le risorse disponibili, con quello che passa il convento». Ma l'Arma non sta con le mani in mano. E nel corso del 2009, come ha ricordato Gallitelli, i carabinieri hanno denunciato all'autorità giudiziaria oltre 375mila soggetti e ne hanno arrestati 92.600, tra i quali sono compresi 1.244 per associazione mafiosa e 31 latitanti.