Renata nei mercati
«Se voleva vincere poteva solo che passare di qui. È pure una bella donna». Il bar in via Boccea è pieno di foto e titoli di giornali sui trionfi della Lazio. E, intorno alle 11 di mattina, è pieno. Renata Polverini incassa il complimento del proprietario e ringrazia. Boccea, quartiere popolare, cuore del XVIII Municipio. Lì la gente vota con la pancia, vuole risposte. «Possiamo essere certi che se viene eletta non sarà costruita la centrale nucleare di Montalto di Castro?». «L'acqua è un bene pubblico, deve impedirne la privatizzazione». La candidata del Pdl alla presidenza della Regione Lazio investita da una tempesta di domande. Lei, paziente, sorride, rincuora, risponde. Sul nucleare: «Su questo abbiamo già detto la nostra». Ma a un anziano, il volto scavato dalle rughe, non basta. No, lui romano verace, uno dei mille volti di Boccea, incalza: «Ci sono ventuno regioni. Dove le vogliamo mettere 'ste centrali, nel giardino de' nonna?». La Polverini ribadisce la propria contrarietà e rincuora tutti anche su Acea: «Come Regione non abbiamo competenze, ma faremo delle proposte, come l'azionariato diffuso. L'acqua resterà di tutti». Renata Polverini è tutta qui. Tra la gente. Populista e peronista quanto basta. Al salotto preferisce la piazza, il mercato rionale, termometro di una società che va capita bene prima di poterla sedurre e amministrare. Ieri l'ennesimo bagno di folla all'Aurelio: un giro nei due mercati rionali di via Silverio («Il più fatiscente tra quelli che abbiamo visitato», infati dovrebbe essere spostato, secondo un vecchio progetto a largo Micara, dove oggi c'è un parcheggio dell'Atac) e piazza Irnerio, un «blitz» nel centro anziani «Il Crocifisso» e un incontro con i negozianti di via Boccea. Ma la campagna elettorale ancora non è entrata nel vivo. Nel clan Polverini si lavora a un cambio di passo significativo che riguarderà soprattutto sanità e trasporti. La prossima settimana, infatti, la candidata del Pdl inizierà il suo tour negli ospedali, per rendersi conto delle criticità della Regione. Il 24 febbraio, ad esempio, sarà al Forlanini, uno dei nosocomi passati sotto la scure del piano di rientro dal deficit. E dopo l'incontro con i rappresentati regionali dei sindacati di mercoledì scorso è anche maturata l'idea di una serie di viaggio con i pendolari sui treni delle linee regionali. Non è un caso, infatti, che le linee-guida del programma verteranno proprio su sanità e pendolarismo, oltre che su lavoro, infrastrutture e famiglia. E a proposito di sanità, la Polverini ribadisce: «Vogliamo accorpare le Asl e stiamo pensando a una sanità che sia equa e facilmente accessibile con una rete territoriale che eviti il ricorso all'ospedalizzazione. Accorpare gli assessorati? Vedremo in base alle esigenze di governo».