Minzolini: «Le intercettazioni non sono una prova»

Cosìsi è espresso Augusto Minzolini, direttore del Tg1, in un editoriale dedicato all'inchiesta sul G8 che ha coinvolto anche il capo della Protezione civile durante l'edizione delle 20. «Le intercettazioni sono strumenti di indagine, non sono prove, e lo sanno bene anche i magistrati - sottolinea il direttore -. Al telefono si usa un linguaggio diverso rispetto a quello che si userebbe davanti a un pubblico ufficiale, ma non si può condannare una persona per un aggettivo se non c'è una prova». Durissime le reazioni dell'opposizione.: Rosy Bindi, vicepresidente della Camera e presidente dell'assemblea nazionale del Pd: «Puntuale come un orologio svizzero, l'editoriale del direttore del Tg1 entra nella campagna elettorale per fare il megafono di Palazzo Chigi che vorrebbe limitare le indagini della magistratura e le intercettazioni». Il centrodestra difende invece il direttore del Tg1. Il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri: «Politici e sindacalisti che attaccano Minzolini sono patetici. Il direttore del Tg1 parla con chiarezza il linguaggio della verità. Dovrebbe imbavagliarsi? Si vorrebbe la censura, mentre invece va tutelata la libertà di stampa».