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Decreto emergenze, sì della Camera

Montecitorio

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Ecco i principali aspetti del provvedimento atteso al Senato per il sì definitivo. NIENTE SPA PER LA PROTEZIONE CIVILE - La soppressione dell'articolo 16 del decreto ha comportato la mancata creazione della Protezione civile Spa, un organismo che sarebbe stato posto nelle mani della presidenza del Consiglio, azionista unica. La norma, «al fine di garantire economicità e tempestività agli interventi del Dipartimento della protezione civile della presidenza del Consiglio», costituiva una società per azioni di interesse nazionale denominata appunto «Protezione civile s.p.a.». Al posto del contestato articolo 16 ci sono norme che regolano la gestione della flotta aerea della Protezione civile. VIA LO SCUDO GIUDIZIARIO - La norma che prevedeva una sorta di «scudo» dai procedimenti amministrativi e penali per le strutture commissariali e della Unità stralcio istituita dal decreto emergenze per la chiusura dell'emergenza rifiuti in Campania è stata soppressa dall'aula di Montecitorio all'unanimità. STOP A TRIBUTI PER AREE CALAMITATE - Grazie a un emendamento del relatore il ministero dell'Economia prevede, con decreto, la sospensione fino a 6 mesi dei versamenti tributari e contributivi per i soggetti che subiscono danni da calamità naturale. Il diritto è subordinato alla dichiarazione da parte del governo dello stato di emergenza. I tributi sospesi devono essere versati al termine della pausa in un numero massimo di ventiquattro rate di pari importo. TERMOVALORIZZATORE DI ACERRA - Un emendamento del governo fissa l'importo dell'impianto viene fissato in 355 milioni di euro. Dopo il passaggio in Commissione alla Camera il costo del termovalorizzatore non sarà più coperto con i fondi Fas: la modifica del governo prevede che «a decorrere dal 10 gennaio 2010, nelle more del trasferimento della proprietà, la presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento della protezione civile mantiene la piena disponibilità, utilizzazione e godimento dell'impianto ed è autorizzata a stipulare un contratto per l'affitto dell'impianto stesso, per la durata di 15 anni». NESSUN REGIME SPECIALE PER INCHIESTE SU RIFIUTI - Stop al regime giudiziario speciale in materia di rifiuti. La Commissione ha approvato un emendamento del relatore che sopprime il comma 2 dell'articolo 10-bis (inserito al Senato) del decreto emergenze che prorogava per dodici mesi la competenza esclusiva del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli nei procedimenti relativi ai reati riferiti alla gestione dei rifiuti e ai reati in materia ambientale nella regione Campania. PRECARI REGOLARIZZATI - Arrivano i contratti a tempo indeterminato per il personale operante presso gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti di Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni e Pianodardine. Assunzioni «anche in sovrannumero» sono previste anche nel consorzio unico di bacino delle province di Napoli e Caserta. CROCE ROSSA ITALIANA - La Commissione ha soppresso l'attribuzione al dipartimento della Protezione civile delle funzioni di vigilanza sulla Cri. STOP ALLA FORMAZIONE DEI PUBBLICI DIPENDENTI - Soppresse le norme sulla formazione continua dei pubblici dipendenti e sul relativo Fondo inserite dal Senato.

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