Berlusconi: "Vogliono farmi fuori"
"Mi dicono che non devo andare in giro, che non devo fare campagna elettorale, che c'è ancora chi mi aspetta all'angolo per farmi fuori...". Silvio Berlusconi torna a manifestare timori sulla sua sicurezza, e lo ha fatto ieri durante una serata passata in compagnia di un gruppo di senatori. Il discorso è partito da lontano: "Già nel '94 - ha argomentato il premier - hanno cercato di farmi fuori con le indagini giudizarie, con gli avvisi di garanzia. Poi hanno cercato di rovinare le aziende della mia famiglia, ma anche in questo non ci sono riusciti. Ed allora cercano di farmi fuori fisicamente... Non è cambiato nulla". La storiella "riadattata" - Il Cavaliere, racconta chi era presente alla cena tenutasi a palazzo Grazioli, ha scherzato anche su questo argomento raccontando una storiella in cui Violante mette al corrente D'Alema sulla difficoltà nel riuscire ad "uccidere" Berlusconi. La scena ricalca il canovaccio di una vecchia barzelletta "riadattata" alla contingenza politica: incendio a palazzo Grazioli, Berlusconi sale all'ultimo piano, poi si butta, ma finisce su un tendone e rimbalza sui fili dell'alta tensione. Siccome ha le scarpe di gomma non muore e anzi finisce sull'asta di una bandiera turca ma sopravvive ancora. "E alla fine - racconta ancora il premier - cosa avete fatto?, chiede D'Alema. 'Abbiamo dovuto abbatterlo', risponde Violante". Il Quirinale è il posto per Letta - Intanto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è appena giunto alla scuola Ufficiali dei Carabinieri per l'inaugurazione dell'anno accademico. Il premier ha sfilato nel cortile della scuola accompagnato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa mentre suonava l'inno di Mameli. Alla cerimonia è presente tra glia altri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, al quale il premier ha rivolto ieri un nuovo elogio. Durante la cena di palazzo Grazioli, infatti, il premier avrebbe detto: "La presidenza della Repubblica è un posto per chi ha dato tanto, è un posto per Letta". Una "candidatura" non nuova da parte del premier, ma che assume una valore diverso anche alla luce del ruolo della "esposizione" che il sottosegretario sta avendo nella vicenda delle inchieste sul G8 e nella difesa pubblica di Guido Bertolaso. Il Cavaliere avrebbe poi scherzato anche sul suo futuro. "Sono stato così bene con voi - ha detto congedando gli ospiti - che quando sarò anziano mi farò fare senatore a vita".