Polverini inventa l'Acea del popolo
L’acqua è un bene pubblico e per questo deve rimanere ai cittadini. Parte da questo presupposto Renata Polverini per indicare in una «public company» il futuro di Acea, la municipalizzata romana quotata in Borsa che gestisce acqua ed elettricità. Intervistata da Maria Latella su Sky Tg24, infatti, la candidata del Pdl alla presidenza della Regione Lazio sulla privatizzazione risponde: «Penso che l’acqua è un bene pubblico e deve rimanere tale. Bisogna fare in modo di arrivare a un azionariato quanto più diffuso possibile proprio per evitare che ci siano concentrazioni di quote della società in mano a privati, facendo in modo che il controllo rimanga sempre sotto il Comune». Sul nucleare la Polverini ribadisce la propria contrarietà: «Abbiamo detto con chiarezza che in un Paese dove si parla di federalismo fiscale si può parlare anche di federalismo energico. Non sono io ostile al nucleare, ma c’è stata una decisione presa con il coordinamento del Pdl, poi confermata dagli altri soggetti che compongono la coalizione. Il Lazio è autosufficiente perché ha due centrali che ancora non hanno espresso il massimo della loro potenzialità; mettendo a regime queste due centrali saremo nella condizione di esportare». Sollecitata sul tema della sanità la candidata Pdl paragona il Lazio alla Grecia. «perché c’è stata una totale incapacità di rientrare dal debito della sanità che noi responsabilmente ci assumeremo rinegoziando col Governo il piano di rientro. Prima tagliamo gli sprechi, non i posti letto. Taglierei tanti enti inutili, agenzie di tutti i tipi non solo nel campo sanitario. La macchina regionale è elefantiaca perché c’è una struttura burocratica molto pesante». La Polverini manifesta quindi l’intenzione di voler informatizzare il centro delle prenotazioni «perché si aspettano sei mesi per fare un’analisi, spesso non perché non c’è una disponibilità ma perché si telefona al numero sbagliato». La candidata Pdl tocca anche i temi caldi della politica: Binetti e Bertolaso. Sulla senatrice teodem dice: «Spero di convincere tutti gli elettori, compresa la Binetti, e di portarli sulle nostre idee». Su Bertolaso: «Troppo spesso gli eroi nazionali vengono messi alla berlina. Non voglio pensare che la trasformazione della Protezione civile in Spa possa essere uno dei motivi di questa inchiesta. Penso che in questo momento una pausa sula Spa possa alleggerire gli umori». Dopo l’intervista dalla Latella la Polverini presenzia all’apertura della campagna elettorale dei due candidati alla Pisana del gruppo Rampelli: Francesco Lollobrigida e, come anticipato da "Il Tempo", Pier Paolo Terranova, marito dell’assessore comunale alla Scuola Laura Marsilio. Al Teatro Brancaccio la candidata Pdl incassa l’appoggio del ministro della Gioventù, Giorgia Meloni: «La Bonino ha fatto un lungo percorso politico ma viene da un altro territorio ed è la conoscenza del territorio a fare la differenza. Noi abbiamo bisogno di persone che vengano da questo territorio. Renata Polverini è una persona preparata». La candidata poi, nel ribadire il no ai doppi incarichi, indica anche una nuova via per la Regione: «Non vogliamo un modello Lombardia, Veneto o Emilia Romagna. Vogliamo un modello Lazio, che valorizzi i nostri settori tradizionali e investa sulle nostre punte innovative. Lavoreremo per il made in Lazio anche nella moda e nel tessile». Il San Valentino? «Lo passo in campagna elettorale, sono innamorata del Lazio».