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De Magistris: «Si dimetta» Lui non lo fece

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LuigiDe Magistris, europarlamentare dell'Idv, non ha dubbi e taglia corto: «Voglio mutuare proprio le parole che ho letto come tutti stamattina. Bertolaso ha detto di essere un servitore dello Stato. Se è un servitore dello Stato sente dentro di se la coscienza che lo spinge a dimettersi. Si deve dimettere punto e basta». Fin qui quello che ha sostenuto l'ex magistrato, dimentico, forse, che quando l'anno scorso fu iscritto nel registro degli indagati a Roma per le ipotesi di reato di concorso in abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio (dal quale fu successivamente prosciolto), non si dimise (e nessuno lo chiese) certo dalla magistratura. Lo fece soltanto più tardi, prima, comunque, che la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura lo processasse a seguito delle gravi «incolpazioni» mosse contro di lui dal procuratore generale della Cassazione per come aveva esercitato il suo potere di piemme a Catanzaro in varie inchieste e per le deleghe che aveva assegnato al perito Gioacchino Genchi.

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