Parte la campagna della Bonino Senza manifesti e senza i big
Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti prova a cavarsela con una battuta: «Le elezioni le vince chi arriva primo non chi parte prima». Un modo come un altro per giustificare quello che è ormai davanti agli occhi di tutti: è arrivato febbraio, ma la «macchina» del candidato del centrosinistra alla Regione Lazio Emma Bonino fatica a mettersi in moto. I maligni sostengono che gran parte della responsabilità sia del Partito Democratico e l'apertura ufficiale della campagna elettorale al teatro Vascello di Roma, non dissipa i dubbi. Semmai li aumenta. Certo, le dichiarazioni di Zingaretti, del vicepresidente reggente della Regione Esterino Montino e del segretario del Pd romano Marco Miccoli, sono un florilegio di lodi nei confronti della leader radicale, ma qualcosa che non va c'è. E si vede. Anzitutto la platea. Qua e là spuntano volti noti come quelli dell'europarlamentare Silvia Costa, della deputata Marianna Madia, della giornalista Miriam Mafai, del segretario regionale del Pd Alessandro Mazzoli, ma i big, quelli veri, marcano visita. Non c'è Walter Veltroni impegnato a Milano in un'iniziativa sulla mafia. Manca l'ex presidente della provincia di Roma Enrico Gasbarra e, con lui, David Sassoli che in molti considerano il futuro dei Democratici nel Lazio. Nemmeno l'ombra, poi, di Giovanna Melandri o di Goffredo Bettini che però è all'estero. Certo, la campagna è lunga e avranno modo di farsi vedere, ma forse, alla luce delle dichiarazioni di Dario Franceschini (il capogruppo ha detto che secondo lui quella della Bonino è una candidatura sbagliata), era meglio farsi vedere. Ma le assenze democratiche non solo l'unica nota stonata. Mentre nella Capitale impazzano i manifesti di Renata Polverini, Emma Bonino non ha ancora iniziato le affissioni. La candidata spiega che è una scelta. L'obiettivo è non imbrattare le vie di Roma. Per questo lancia l'idea di mettere qualcosa di giallo alle finestre. Il materiale, recita il volantino distribuito al Vascello, può essere scaricato sul sito www.emmapresidente.it. Peccato che sia ancora in costruzione. Nic. Imb.