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Ma per vincere servirà un Pdl a trazione integrale

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Silvio Berlusconi ha rivoluzionato il sistema politico del Paese in una maniera tanto profonda che oggi leggere un sondaggio ci sembra un fatto normale. Non è così. Prima della sua discesa in campo il Palazzo s'affidava ai rabdomanti della piazza, agli annusatori dell'aria che tira e ai gazzettieri. Gente che ci sapeva fare si mischiava a ciarlatani di varia estrazione. Poi è arrivato il Cavaliere e ha cominciato a dare i numeri sul consenso virtuale che si fa reale. Rivoluzione. Spesso i suoi sondaggi ci hanno mostrato una società italiana profondamente diversa da quella raccontata dai giornali, più evoluta di quella immaginata dall'establishment, più intelligente e accorta. Altre volte, questi preziosi strumenti di indagine hanno fallito l'obiettivo, scambiato vittorie certe per sconfitte, collisioni frontali per cavalcate trionfali. Capita. Per questo il sondaggio sulle elezioni regionali del Lazio che pubblichiamo su Il Tempo va letto con prudenza e attenzione. Renata Polverini ha messo la freccia ed è in testa alla corsa elettorale con un vantaggio di circa quattro punti rispetto a Emma Bonino. Vittoria in tasca per il centrodestra? Niente affatto. Un candidato come la Bonino è temibile. Vi spiego perché in pochi punti. La sua discesa in campo è stata una fortuna inattesa per il Pd di Bersani. In un colpo solo, senza neanche capire cosa stava succedendo, ha cancellato il ricordo delle bravate notturne (in via Gradoli) e diurne (in Regione) del Pierino Marrazzo. Senza incontrare un ostacolo sul suo cammino, Emma ha aperto la coalizione ai più spericolati incroci genetico-politici tanto che il Pd ormai è un prodotto transgenico. Non potendo il Pd sparare a palle incatenate contro il Vaticano, ha trovato in Emma un bazooka per lanciare bordate sulla Chiesa e sul mondo cattolico senza mai mostrare la mano. Per questi motivi la Bonino è temibile a Roma mentre in provincia sembra debole. La Polverini deve migliorare il profilo della sua campagna elettorale. Ha ancora poco mordente e non ha intensità. Fa un mix ambiguo di temi di destra e di sinistra. Più che un programma, sembra un fritto misto. Basta guardare i numeri dei sondaggi: i voti della coalizione sono superiori ai suoi, sono i partiti che trascinano lei e non viceversa. Serve un Pdl a trazione integrale perché il salotto tv di Ballarò è cosa diversa dalla borgata. La trincea delle Regionali sarà il Lazio: preparate l'elmetto.  

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