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I presuli irlandesi incontrano le vittime degli abusi

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Neha dato notizia l'Osservatore Romano, citando un commento del vescovo di Dromore, mons. John McAreavey, che lo ha definito «un incontro utile e costruttivo» in vista di quello con il Papa previsto per la prossima settimana. Una prima riunione con i rappresentanti delle quattro associazioni (Right to peace, Alliance Support Group, Irish Soca e Right of Place) si era tenuta lo scorso 11 dicembre. Nel corso di questo secondo incontro - ha sottolineato monsignor McAreavey, secondo quanto riferito dal quotidiano della Santa Sede - si è parlato delle preoccupazioni continue delle vittime. Monsignor McAreavey ha annunciato che, durante l'udienza con Benedetto XVI, i presuli irlandesi riferiranno al Papa, «sia verbalmente che con osservazioni scritte, le preoccupazioni e le sofferenze loro espresse dalle vittime degli abusi». È stato proprio il Pontefice, lunedì scorso ricevendo i partecipanti all'assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la famiglia a tornare con veemenza sullo problema dello scandalo dei preti pedofili. Alcuni membri della Chiesa hanno violato i diritti dell'infanzia, «un comportamento che la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare e condannare» ha detto Ratzinger. Benedetto XVI ha affrontato per la prima volta il doloroso tema della pedofilia nella Chiesa in un discorso ai vescovi irlandesi nell'ottobre del 2006. Proprio alla Chiesa di Irlanda, di recente macchiatasi di un grave scandalo di pedofilia documentato nel rapporto «Murphy», finito lo scorso dicembre anche sulla scrivania del papa, Ratzinger dedicherà la lettera di chiara condanna delle violenze ai danni dei minori di cui sta ultimando la stesura. Secondo il rapporto, in Irlanda, tra il 1914 e il 200, circa 35 mila bambini sono stati sottoposti ad abusi sessuali e maltrattamenti.

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