Domare il traffico per battere il Veneto

Il dossier che l'amministrazione Alemanno deve presentare al Coni per convincere il Cio che Roma sia più adatta di Venezia ad ospitare i Giochi, contiene le risposte a 7 domande del Comitato Internazionale, che sono più o meno queste. 1) Perché volete candidare Roma? 2) Chi vi appoggia politicamente? 3) Dove sono i finanziamenti? 4) Quali e dove sono le strutture che ospiteranno i Giochi? 5) In quali aree della città si concentreranno le Olimpiadi? 6) Qual è la forza ricettiva della città? 7) In che stato versa la Capitale. È sil piano della sicurezza? Quesiti a cui bisogna rispondere entro il 5 marzo. Le motivazioni le possiamo immaginare. Sull'appoggio politico meglio sorvolare. Sui finanziamenti pure, anche se per alcune opere vitali, come la chiusura dell'anello ferroviario a Nord, sono stati avviati già accordi con Ferrovie dello Stato. Il sorpasso della Capitale su Venezia inizia quando si comincia a parlare di strutture sportive. Nell'area di Tor Vergata è previsto il completamento delle opere iniziate, ma non concluse in tempo per ospitare i Mondiali di Nuoto. A queste vanno aggiunte le grandi strutture dei circoli privati che hanno già dimostrato di poter ospitare gli allenamenti degli atleti. Gli stadi Olimpico e Flaminio (per il secondo è previsto un incremento dei posti a sedere) sono ottime strutture. Il Tevere, inoltre, che si snoda lungo tutta l'area prescelta per vivere i Giochi, sarà teatro naturale di molte discipline acquatiche. Ma non solo. Sarà anche anche una delle principali vie di comunicazione per collegare l'area dei Giochi vera e propria agli alloggi di atleti e giornalisti (15mila), che verranno appositamente creati a Tor di Quinto. Il trasporto fluviale, opportunamente incrementato, può essere utilizzato anche dai turisti. Turisti che possono contare, nella Capitale, su una rete ricettiva messa quotidianamente alla prova dal turismo capitolino. Punto di forza dell'area olimpica sarà la chiusura dell'anello ferroviario, proprio a Tor di Quinto, opera attesa da due decenni, e la realizzazione del passante viario che unirà via dei Prati Fiscali con la Flaminia. Non solo opere pubbliche e mobilità, però. Le Olimpiadi sono un'occasione ghiotta per liberare il Tevere e l'Aniene dalla morsa del degrado.