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«Se andare a governare significa far assolvere da un congresso chi è rinviato a giudizio dalla magistratura e ha amministrato la propria città su posizioni di destra, allora non ci siamo proprio".

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«Lasvolta fatta da Di Pietro mi pare fortemente negativa - continua Ferrero - in primo luogo, appunto, perché il fatto simbolico su cui si è realizzata è l'incoronazione di De Luca». Secondo il leader della Federazione della sinistra, inoltre, «scambiare la protesta con una sorta di "diarrea sociale" è francamente insultante». Ferrero insiste sul fatto che «quella che manca in Italia è proprio una opposizione degna di questo nome, e questo è l'impegno che ci siamo assunti quando siamo andati insieme al 5 dicembre a fare la splendida manifestazione del No Berlusconi Day». «Sapevamo bene che non sarebbe stata una manifestazione a far cadere Berlusconi - conclude Ferrero - ma, a differenza di Di Pietro, penso che per sconfiggere Berlusconi occorra proprio costruire una vasta opposizione sociale, non certo proclamare una alternativa di governo che per anni rimarrà solo un miraggio. Oggi è il tempo dell'opposizione, la più ampia, la più netta e la più popolare possibile». Maurizio Zipponi, che è stato deputato di Rifondazione comunista (porta Di Pietro in giro per proteste) e oggi è responsabile lavoro dell'Idv, fa sapere: «Consiglio a Ferrero, che accusa Idv di svolta moderata, di leggere il nostro programma. Troverà proposte strutturate di politica economica e del lavoro. Le più avanzate in Italia e le più proiettate in favore di chi sta maggiormente subendo il peso della crisi».

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