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L'indirizzo musicale? Riempirà dei vuoti

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All'iniziosaranno istituite 40 sezioni musicali in tutt'Italia e 10 coreutiche che «potranno essere attivate in convenzione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza» specifica il Miur. Nei Conservatori dal prossimo anno accademico il triennio non sarà più sperimentale e si dovranno istituire dei corsi di base per la stessa fascia d'età del liceo. E dunque cosa pensano i docenti dei templi della musica, del nuovo arrivato? «Ben vengano i licei musicali e coreutici - dice Luisa Prayer, pianista di fama internazionale e insegnante di Musica da Camera al Conservatorio A. Casella dell'Aquila - se saranno un'occasione per soddisfare l'enorme richiesta di studio della musica da parte delle nuove generazioni del nostro Paese che premono sui Conservatori che, da soli, non possono accontentare». Quindi dovrebbero sorgere in città dove mancano i conservatori? «Sarebbe preferibile - prosegue la Prayer che è anche direttore artistico del Festival internazionale di musica "Le Pietre che cantano" - dovrebbero offrire una formazione musicale laddove il Conservatorio manca. Ma è positiva l'introduzione del liceo musicale nel nostro Paese anche perchè, e lo speriamo vivamente, diventerà uno sbocco professionale per i bravissimi diplomati del Conservatorio che aspettano da anni un'occasione per inserirsi a pieno titolo nel mondo dell'istruzione musicale». Il Conservatorio dell'Aquila è stato ricostruito in tempi record. Come vanno le cose? «Molto bene. Da noi, per esempio, c'è una grande richiesta dalle famiglie che abitano nella marsica e ad Avezzano. Ecco un liceo musicale, in quell'area, servirebbe proprio. Sono tutti ragazzi che altrimenti non s'iscriverebbero a un liceo». Nat. Pog.

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