Puglia, Silvio rimescola le carte Per Casini è l'ultima chiamata
Giochi riaperti. Anzi spalancati. Dacché il quadro dei candidati in Puglia sembrava chiuso, lo scenario è cambiato radicalmente. L’obiettivo è tentare di trovare un’intesa con l’Udc. E per farlo scende in campo il premier: «Palese e Poli Bortone facciano un passo indietro». La richiesta del dietro front dei due candidati arriva nel tardo pomeriggio, dopo una riunione fiume a Palazzo Grazioli con tutti i vertici Pdl. E dopo, soprattutto, il faccia a faccia alla Camera tra Berlusconi e il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. Chiusi nella stanza del governo a Montecitorio, i due ex alleati si sono confrontati ampiamente sulla Puglia. «Mica vorrete far vincere Vendola?», dice il premier. «Noi siamo aperti ad altre soluzioni», replica il segretario di via due Macelli. I due parlano a lungo, ragionano sul quadro generale delle alleanze. Poi la riunione a Palazzo Grazioli, e in serata la richiesta del dietro front. Palese ha dato la sua disponibilità. La Poli Bortone risponde con un laconico «Rispetto il pensiero del Presidente Berlusconi e gli rinnovo la mia stima; ma sono al servizio dei pugliesi per interpretare un bisogno di cambiamento ed una voglia inarrestabile di sviluppo». Il terzo nome, quello del candidato ufficiale, sarebbe, di fatto, già chiuso, e stando alle voci di Palazzo potrebbe essere Nicola De Bartolomeo, presidente regionale di Confindustria. Il problema del Cavaliere, a questo punto, non è tanto quello di trovare un accordo con l'Udc, a dispetto degli inviti di Umberto Bossi a non farlo. La vera difficoltà è quella di scovare un nome realmente competitivo nei confronti del governatore uscente la cui popolarità sembra trasversale. Il premier non ha mancato di manifestare con i suoi tutta la propria irritazione per il modo in cui il fedelissimo Raffaele Fitto ha lanciato Rocco Palese: candidatura annunciata con un blitz poco prima dei risultati delle primarie del centrosinistra e che è apparsa un modo per tentare di farvi convergere giocoforza i centristi. Così non è stato perchè a sorpresa Casini si è sottratto alla sconfitta di Bersani e D'Alema lanciando Adriana Poli Bortone, ex sindaco di Lecce estremamente popolare nell'elettorato moderato pugliese. Non solo: il leader dell'Udc ha invitato il Pdl a convergere su una donna che proviene comunque dal centrodestra ed è stata anche ministro del primo governo Berlusconi. Da qui il malessere del presidente del Consiglio per il «pasticcio» pugliese. A questo punto l'interrogativo è: cosa farà la Poli Bortone? A quanto sembra, l'Udc avrebbe dato al premier la sua disponibilità ad un accordo su un terzo nome. Ma l'ex aennina non sembra però avere l'intenzione di fare dietro front. Per lei però, potrebbe arrivare la poltrona di vice presidente della Regione, con la possibilità quindi di correre con una lista tutta sua. Si vedrà. Nel frattempo, subito dopo l'incontro Pdl a casa del premier, con i coordinatori, i capigruppo del partito e il ministro della Giustizia Angelino Alfano, è scattato il toto nomine per il dopo Vendola. Una lunga telefonata tra Cesa e Berlusconi ha portato nel primo pomeriggio al via libera alla candidatura dell'imprenditore e parlamentare Francesco Divella. Di fronte all'intesa, però, si è profilato subito un ostacolo che al momento appare insormontabile: l'interessato, pur assicurando il sostegno alla causa, avrebbe declinato l'offerta. Di fronte alle resistenze di Divella l'ipotesi al momento più accreditata è quella di De Bartolomeo. Qualche chances anche per il direttore della "Gazzetta del Mezzogiorno" Giuseppe De Tomaso. «Il Pdl aspetterà una risposta della Poli Bortone fino a domani (oggi ndr)», spiega il coordinatore Ignazio La Russa. Qualora la Poli Bortone decidesse di non fare un passo indietro Raffaele Fitto ha spuntato la "promessa" del partito di proseguire sulla pista Palese. C'è anche chi, all'interno della maggioranza, è convinto che i nomi usciti sono solo una copertura, uno schermo, per poi arrivare ad una convergenza finale sulla Poli Bortone. Pronto già il pressing Pdl su Raffaele Fitto.