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"Mio padre soffriva di demenza Perché nessuno lo controllava?"

I vigili del fuoco e le forze dell'ordine sul luogo dell'incendio

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SANTA MARINELLA La cosa che più ha sconvolto la famiglia Marongiu, è il fatto che la figlia dell'anziano ospite della struttura e il marito, hanno saputo la cosa dal TG5. Poco dopo le 8.30 infatti i parenti del santamarinellese, si sono precipitati nei pressi della casa di riposo e solo allora hanno capito che uno dei due deceduti era il padre della signora Gavina.   «Lo avevamo portato in questa villetta un anno fa – dice Gavina Marongiu – perché in casa non era più possibile controllarlo. Per problemi di demenza senile, infatti, spesso usciva di notte e noi lo ritrovavamo il giorno dopo che vagava per la città, impossibilitato a ritornare perché aveva frequenti amnesie. Non riesco a crederci che sia morto in questo modo. Possibile che nessuno lo controllava? Pensate che pagavamo una retta di 1.600 euro al mese, per cosa? Per tenerlo in un locale neppure autorizzato? Ho di lui un bel ricordo – conclude la signora – spesso lo venivo a trovare e andavamo a prendere un caffè insieme. Mi diceva che stava bene in quella villetta ma non pensavo mai che lo avessero relegato in un magazzino senza neppure esserci le condizioni si sicurezza richieste». Anche il sindaco Roberto Bacheca è stupefatto: «Per stabilire le eventuali responsabilità di ciò che è successo bisogna attendere gli esiti delle indagini dei Carabinieri – ha commentato – quello che ho saputo è che la casa di cura fosse a norma con le leggi ma bisognerà vedere qual è la situazione del locale che ospitava i due anziani. Chiaramente non riesco a capire come sia stato possibile far dormire due persone di una certa età in un posto come quello che, a quanto sembra, non avesse le autorizzazioni della Asl. Per cui, lasciamo lavorare gli inquirenti su questa vicenda e poi potremo trarre le conclusioni».   Il sindaco ha anche dichiarato che effettuerà un controllo su tutte le case per anziani per verificare che ci siano le giuste condizioni di sicurezza. Ma tra tanta tristezza, a rendere più accettabile la giornata, è stato il gesto di un carabiniere eroe che è riuscito a salvare la vita della badante che aveva cercato di portare soccorso ai due anziani. La ragazza, infatti, dopo aver aperto la porta, è stata colpita da una nuvola di fumo denso che gli ha bloccato per alcuni minuti il cuore. A raccontarlo, in prima persona, lo stesso Luca Lo Presti, in servizio presso la locale stazione che ieri mattina ha ricevuto i complimenti dei colleghi.   Il milite appena arrivato si è trovato davanti il corpo della donna praticamente senza vita. Non s'è perso d'animo e ha cercato di rianimarla facendogli un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca per una quindicina di minuti. «Solo dopo averla vista rimettere schiuma dalla bocca e tossire forte ho capito che aveva ripreso a vivere, per cui ho chiamato l'ambulanza della Misericordia ed è stata trasportata all'ospedale di Civitavecchia».

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