Manifesti abusivi, i partiti si fanno già la sanatoria
.Sui piloni di cemento dei sottopassaggi, lungo i muri della città e addirittura sui vetri delle cabine telefoniche. Ogni posto è buono per affiggere i manifesti elettorali di questa campagna che, giorno dopo giorno, entra sempre più nel vivo. Faccioni sorridenti che "incartano" abusivamente ogni angolo libero e ben visibile delle città nel tentativo di accattivarsi la simpatia della maggioranza dei votanti. Una prassi che si ripresenta immancabilmente ogni anno a ridosso delle elezioni dato che i candidati, in modo assolutamente bipartisan, non si accontentano più degli spazi messi a disposizione dai Comuni sugli appositi tabelloni, ma vogliono esagerare. E se poi arriva la multa? Che importa, tanto poi c'è un condono e non paga niente nessuno. O meglio, per essere corretti, a quanto raccontano alcuni deputati, a fronte di sanzioni di diverse migliaia di euro, le federazioni dei partiti complici dell'attacchinaggio abusivo, appena approvato il condono, finivano per pagare solo 1000 euro di multa. Da quest'anno però le cose cambiano. Di certo non nella sostanza, dato che, in modo bipartisan, l'agone politico ha deciso di difendere la libertà di attaccare ovunque i propri manifesti, ma nella tempistica. Infatti, questa volta, la proposta di sanatoria per le affissioni abusive presentata dai senatori Francesco Pontone del Pdl e Luigi Lusi del Pd arriva già prima delle elezioni. Un'idea inserita in un emendamento al decreto "milleproroghe" in discussione in commissione Affari Costituzionali che va a prorogare la sanatoria prevista dal "milleproroghe" 2009 fino al 31 marzo 2010 e che prevede di sanare le violazioni, anche ripetute e continuate, commesse versando, «per il complesso delle violazioni commesse e ripetute» mille euro «per anno e per provincia». L'esame del "milleproroghe" intanto entrerà nel vivo dalla prossima settimana anche se sembra ormai certo, visti i tempi stretti per l'esame e l'elevato numero di proposte emendative, che il governo potrebbe ricorrere al voto di fiducia. Ipotesi meno probabile per il relatore Lucio Malan (Pdl) che commenta: «Escludo il ricorso alla fiducia ci sono molti emendamenti sui quali c'è un forte consenso a farli passare e quindi lo strumento migliore è l'esame parlamentare». Per quanto riguarda i contenuti, oltre all'introduzione dell'emendamento sui manifesti abusivi, le novità riguardano anche l'introduzione del "nodo" zone franche. Un emendamento che stabilisce come il ministero dell'Economia di concerto con lo Sviluppo economico e previa intesa con la Conferenza Unificata, stabilirà «le condizioni e le modalità di applicazione delle esenzioni fiscali, individuando specifici limiti temporali e di tipologie di destinatari». Un altro emendamento del Pdl rinvia al 31 dicembre 2015 dal 31 dicembre 2012 la proroga delle concessioni degli stabilimenti marittimi, mentre il relatore ha ritirato l'emendamento che faceva confluire nel "milleproroghe" il decreto di rinvio al 2011 del taglio delle poltrone degli enti locali che seguirà un iter a sé. La Lega, invece, propone in un emendamento al "milleproroghe" che vede come primo firmatario Massimo Garavaglia, un aumento del 10% della tassa sui superalcolici per finanziare la detassazione degli investimenti in macchinari obsoleti per sostituirli con apparecchiature di nuova tecnologia. Infine un emendamento presentato dal relatore Malan, prevede che «al fine di sostenere la crisi di liquidità delle aziende del settore lattiero-caseario, l'importo della sesta rata è suddiviso in parti uguali tra le rimanenti rate, gravato dei relativi interessi».