
«Ho trovato particolarmente sgradevole che un leader nazionale, Di Pietro, venisse a Bologna per chiedere le mie dimissioni».

«Attaccareun indagato mi pare molto prematuro», ha detto Delbono che sull'alleanza tra Pd e Idv ha commentato: «Bersani fa giustamente il suo mestiere». Rispetto ai tempi in cui ha annunciato le dimissioni, Delbono nega che siano stati influenzati proprio dall'arrivo a Bologna del leader dell'Idv: dopo aver maturato la decisione nel fine settimana «le ho annunciate lunedì, giorno naturale». Il primo cittadino del capoluogo felsineo ha anche smentito che Prodi lo abbia indotto a dimettersi: «Non mi ha suggerito alcunchè». Ha poi dettodi non aver parlato preventivamente con Bersani: «Ho informato chi dovevo informare». Quindi ha spiegato: «Ho la coscienza a posto, non sono ricattabile» ribadendo di «non aver usato soldi pubblici per fini privati». «Io, e lo dimostrerò - ha sottolineato - non ho mai pagato con soldi pubblici. Ho ammesso solo un errore, in base a cui ero in vacanza e mi fu riconosciuta una diaria, per circa 480 euro». Delbono ha anche aggiunto a proposito di Cinzia, la sua ex segretaria e compagna: «L'ho sempre aiutata. Le sue spese e i viaggi li pagavo io. Il bancomat era alimentato da me e dato dal mio amico imprenditore a lei perché, per ragioni di riservatezza, preferivo non mettere nella borsa della signora un bancomat intestato a me». Ma su possibili altri filoni dell'inchiesta legati proprio all'affidamento di appalti il sindaco ha precisato: «Non mi sono occupato di appalti». «Cinzia non aveva nessuno status di privilegio rispetto agli altri nella mia segreteria», ha infine spiegato il sindaco.
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