Truffa alla Camera, dipendenti figuravano al lavoro ma erano fuori
Una decina di dipendenti della Camera dei Deputati, impiegati e commessi, risultano indagati per truffa e falso dalla procura della Repubblica di Roma. L'indagine, scaturita da un accertamento amministrativo fatto dalla stessa Camera dei Deputati e inviato a Piazzale Clodio, riguarda l'uso di badge non autorizzati, in qualche caso falsi, o scambiati dagli stessi dipendenti. Le tessere magnetiche sarebbero state utilizzate dai dipendenti per figurare presenti al lavoro e negli orari dovuti, senza tuttavia esserlo. L'indagine è stata affidata al procuratore della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara, ai pm del pool per i reati contro la pubblica amministrazione. Gli indagati comunque potrebbero essere anche di più, forse una quindicina. Un'inchiesta simile venne avviata nei confronti di dipendenti della Corte di Cassazione che si scambiavano le tessere marcatempo. L'indagine è approdata ad una richiesta di rinvio a giudizio per truffa nei confronti di una decina di persone. L'Amministrazione della Camera dei deputati ha precisato in serata che l'inchiesta della Procura di Roma nei confronti di alcuni dipendenti ha preso le mosse da un'apposita denuncia all'Autorità giudiziaria presentata dalla stessa Amministrazione. L'indagine, si legge in una nota, è stata caratterizzata dalla massima collaborazione tra l'Autorità giudiziaria e l'Amministrazione della Camera, che ha trasmesso in modo completo e trasparente tutti gli elementi che le sono stati di volta in volta richiesti a fini probatori. La posizione dei dipendenti interessati dall'indagine della magistratura sarà valutata con il massimo rigore anche sotto il profilo disciplinare ed amministrativo. Si precisa, altresì, che la vicenda riguarda esclusivamente profili attinenti alla rilevazione delle presenze in servizio di dipendenti della Camera, e non anche aspetti di sicurezza delle sedi parlamentari. Si sottolinea infine che, a partire dal prossimo mese di febbraio, per effetto di decisioni assunte prima che venissero alla luce i fatti oggetto di indagine, i tesserini assegnati al personale della Camera saranno tutti sostituiti con badge di ultima generazione, idonei, tra l'altro, ad impedire la reiterazione di comportamenti analoghi a quelli riscontrati nella circostanza.