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I Carabinieri in testa alla fiducia, i sindacati fanalino di coda

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Seguela Polizia di Stato (dal 63,3 per cento nel 2009 al 67,2 nel 2010) e la Guardia di Finanza che lo scorso anno raggiungeva il 62,7 per cento e nel 2010 guadagna oltre quattro punti arrivando al 66,9 per cento, quasi allo stesso risultato ottenuto dalla Polizia. Di segno contrario, invece, l'andamento dei giudizi nei riguardi della Polizia penitenziaria che evidenziano una diminuzione del consenso di quasi cinque punti percentuali. Con tutta probabilità questo risultato è anche il frutto dei recenti fatti di cronaca che hanno contribuito a influenzare l'opinione pubblica. Degno di nota è anche l'aumento di fiducia riscosso dalle associazioni delle imprenditori (+14,7 per cento), specialmente se si contestualizza il dato nella crisi economica che il Paese sta affrontando dalla fine del 2008, così come per la Pubblica amministrazione che segna un interessante miglioramento di fiducia (+3,7 per cento), anche il tasso di sfiducia resta ancora altissimo (73,8 per cento). Altro tasto dolente è la fiducia nei partiti: il 45,5 per cento dei soggetti intervistati ha affermato di non nutrire alcuna fiducia nei loro confronti. Tassi così alti di sfiducia vengono segnalati solo nei confronti dei sindacati (35,8 per cento) e dalle altre confessioni religiose (35,9 per cento). Infine, la scuola, una delle due istituzioni che continua a perdere fiducia da parte degli italiani e in particolare da parte delle fasce giovanili: il 52,7 per cento degli intervistati con un'età compresa tra i 18 e i 24 anni ha dichiarato di avere poca fiducia nei confronti dei soggetti a cui è deputata la formazione scolastica e il 10,1 per cento non ha alcuna fiducia. Il massimo della fiducia la danno al capo dello Stato e ai magistrati, mentre per governo, scuola, sindacati e partiti è «pollice verso». Dal rapporto Eurispes emerge un'inversione di tendenza rispetto all'allontanamento registrato negli anni scorsi. La fiducia alle istituzioni è salita del 28,5 passando dal 10,5% del 2009 al 39% del 2010. Di pari passo cala del 10% la quota di italiani che esprimono una diminuita fiducia, che si attesta al 45,8%. La fiducia, già alta, nell'operato di Giorgio Napolitano ha spiccato il volo quest'anno sfiorando il 70% dei consensi. Un balzo di circa 6 punti sull'anno precedente. E questo vale soprattutto per gli over 65 (73,3%) e tra coloro che hanno tra 45 e 64 anni (73,7%). In ogni caso, il consenso tocca tutte le fasce di età e non scende mai al di sotto del 60%. Cala invece, anche se di poco, la fiducia nel governo: i positivi sono il 26,7% contro il 27,7% del 2009. Il dato è comunque costante negli ultimi anni, sia che si tratti di un governo di centrodestra che di uno di centrosinistra. Mostrano maggiore fiducia i cittadini di destra e centrodestra, mentre il livello più basso è nelle persone di sinistra e centrosinistra. Agli stessi livelli la fiducia nel Parlamento.

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