"Tinto Brass non si candida nel Lazio"
Il secondo giorno di campagna elettorale per Emma Bonino è stato soprattutto l'occasione per chiarire alcuni punti, primo fra tutti la candidatura del regista Tinto Brass. In mattinata, durante la sua visita alla sezione Pd in via dei Giubbonari, una rappresentante della casa internazionale delle donne si è espressa criticamente contro la candidatura del regista di film erotici, descrivendolo come colui che «ha contribuito a creare l'immagine della donna in vendita come in macelleria: se si candiderà a Roma, ci saranno dei problemi». La candidata del centro sinistra alla presidenza della regione Lazio, ha replicato che «Tinto Brass è un signore che ci è stato vicino quando tutti ci davano addosso: non amo l'ipocrisia e non sono una che dimentica chi ci ha dato una mano. Se si candida dove abbiamo liste autonome, come in Veneto e in Lombardia, non ci vedo nulla di male, ma escludo si candidi nel Lazio». Il tour di ieri mattina è cominciato con un giro tra i banchi dello storico mercato romano di Porta Portese, dove la vice presidente del Senato ha commentato l'asse Storace-Polverini. «Non mi pare un buon suggeritore per la nuova candidata. Io penso che la credibilità di una persona dipende da quello che ha saputo fare nel suo passato. Se il "già fatto" è il segnale di quello che uno è capace di fare, allora avrei scelto un altro suggeritore». Infine un accenno al quadro delle alleanze, non ancora perfettamente definito: «Ci stiamo ancora lavorando ma mi auguro che si formi il più grande schieramento possibile. La posta in gioco è davvero molto importante per cui credo che alla fine il senso di responsabilità di tutti prevarrà».