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Sandra paga da sola tutti i mali di Napoli

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Sottoil fascismo, gli oppositori del regime venivano, per lo più, inviati al confino in qualche isola, per evitare che potessero continuare ad alimentare le reti sovversive. La vicenda, o, meglio, l'Odissea della signora Mastella, colpevole di raccomandazione aggravata e continuata, ci ricorda che il confino, sia pure aggiornato e corretto, ancora esiste e si applica non più ai boss della criminalità organizzata, bensì alle brave professoresse d'inglese, per giunta mogli di leader politici. Nonostante la presunzione d'innocenza, secondo la tradizione tutta italiana per la quale la pena si sconta prima e una volta condannati si vedrà, Sandra Lonardo, dapprima ha dovuto patire gli arresti domiciliari, disposti il 16 gennaio 2008 dal gip di Santa Maria Capua Vetere, decisione bocciata dal Riesame il 29 gennaio dello stesso anno. Già in quel caso le fu affibbiato l'obbligo di dimora nel comune di residenza. Quindi, il 21 ottobre 2009, la Lonardo ha dovuto inghiottire anche l'amara pillola impostale dal gip di Napoli, cioè l'incredibile divieto di dimora in Campania. La signora Mastella non può, così, godere delle delizie dell'Osteria Marcsin di Sant'Egidio di Monte Albino, dove la provetta cuoca Michela Comentale e l'intera famiglia Ferracciano preparano uno stoccafisso da far invidia ai portoghesi, ma neppure farsi una mangiata di rigatoni alla matricina a Sud di Roma o gustare il pesce ed i vini del Circeo, trattandosi di un confino con divieto di accesso e transito anche alle zone limitrofe: Latina, Frosinone, Isernia, Campobasso, Foggia e Potenza. La signora Mastella, oltrepassando Afragola, sporcherebbe la città di Napoli. Certo, lei ha raccomandato e nel Meridione, si sa, la raccomandazione è pratica sconosciuta. Niente transito, dunque. Tuttavia, le piramidi di immondizia hanno avuto corso per oltre un decennio; lo stesso Bassolino va in giro a piede libero, godendo di troppe ore d'aria. A Napoli si è tollerato di tutto, a cominciare dal Rinascimento promesso tramutatosi in Medio Evo barbarico. Sotto il Vesuvio, si sono sopportate le toghe più rosse d'Italia, compresi i pm fannulloni, capaci di far ammonticchiare centinaia di migliaia di fascicoli intonsi e due milioni e quattrocentomila informative di polizia. Oggi, l'unico pericolo pubblico per Napoli e dintorni, fors'anche dal Manzanarre al Reno, si chiama Sandra. La qualcosa è ad Est del ridicolo e fa pensare che la giustizia italiana, prima che sia sommersa dalle risate, la possiamo salvare, solo riformandola, qui e subito, dalle fondamenta.

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