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Dai Radicali altro schiaffo ai Democratici In Lazio e Veneto correrà Tinto Brass

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Nonè uno scherzo. Alle prossime regionali i Radicali candideranno nelle loro liste, in Lazio e Veneto, il popolare regista. Una notizia che non farà certo piacere ai cattolici del Pd che già avevano contestato la candidatura a governatore dell'ex ministro prodiano. Certo, al contrario di Emma, i Democratici non saranno costretti a votare Brass, ma il suo programma elettorale, presentato ieri, non è certo un buon viatico in vista della campagna delle prossime settimane. Tutto si riassume in un semplice e basilare concetto: più sesso. «I politici - spiega il regista - stanno sempre a litigare e strillare in tv perché non fanno sesso. Se il ministro Brunetta lo facesse più spesso sarebbe meglio per tutti. Berlusconi a quanto sembra dovrebbe essere più rilassato. Io gli ho dato un soprannome il Tiranno. E sapete perché? Da quello che dice la D'Addario a Berlusconi gli tira sempre». Insomma, il concetto è chiaro. Resta solo da aspettare la reazione dei cattolici del Pd che, per ora, sono rimasti silenti. Solo l'eurodeputata Silvia Costa ha fatto riferimento alle parole di Brass invitando il Pd a recuperare «un minimo di decenza e di dignità politica». Magari prima del 2 febbraio quando a Roma Pier Luigi Bersani parteciperà ad un'iniziativa con Emma Bonino.

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