Berlusconi fa scendere in campo i ministri
I ministri in campo. Chi in prima linea, chi affiancando i candidati nelle diverse Regioni. Berlusconi chiede agli esponenti del governo la disponibilità a fare campagna elettorale. Vuole le persone migliori, da nord a sud. Non solo. Dopo la candidatura di Renato Brunetta a sindaco di Venezia, e quella di Luca Zaia a governatore del Veneto, il premier investe un altro ministro dell'incarico elettorale. Stavolta è una donna, Mara Carfagna, campana doc e titolare del dicastero per le Pari Opportunità. Sarà lei a correre per le prossime Regionali come capolista Pdl in Campania. Il commento a caldo del ministro: «È una candidatura che conferma ancora una volta la grande attenzione e il grande amore verso questo territorio del governo e del presidente Berlusconi». La richiesta (ufficiale) alla Carfagna, Berlusconi gliel'ha fatta ieri mattina, al termine del Consiglio dei ministri. C'erano anche Gianni Letta, i ministri Frattini e La Russa. Il ragionamento del premier è partito da una considerazione: in Campania (dove la situazione resta ancora in alto mare a causa dell'incognita Udc) «bisogna vincere» con o senza i centristi. Una scelta tra l'altro motivata anche dall'intenzione del presidente del Consiglio di manifestare la vicinanza dell'esecutivo alla regione partenopea. Quindi avanti tutta. Il Cavaliere ha già chiesto anche ad altri ministri di tenersi pronti per la campagna elettorale. Tra loro il ministro degli Esteri Franco Frattini e il titolare dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, i due scenderanno in campo a sostegno dei candidati del centrodestra. Gira voce anche di Raffaele Fitto che invece potrebbe essere capolista Pdl in Puglia. Ad occuparsi della vicenda è lo stesso Berlusconi insieme ai tre coordinatori del partito. Le riunioni sono continue perché l'obiettivo è quello di chiudere il capitolo candidature entro la prossima settimana in modo da passare alla definizione delle liste. Anche su queste è lo stesso premier a lavorarci direttamente. Tra i nomi che circolano ci sarebbero quelli dell'igienista dentale del Cavaliere Massimo Mazza, e del suo geometra Francesco Magnano. L'esito «eccellente» del pranzo dell'altro giorno tra Berlusconi e Fini («il migliore incontro tra i due degli ultimi 10 anni», ha commentato uno dei commensali), consente al Pdl di fare a questo punto passi in avanti per chiudere entro pochi giorni le questioni ancora in sospeso per le elezioni regionali. L'unica grana vera che resta sul tavolo del partito di via dell'Umiltà è la Puglia. Nella rosa resta favorito Attilio Romita, giornalista del Tg1, anche se la scelta definitiva sul candidato non arriverà prima di domenica, giorno delle primarie del Pd. Nel caso in cui Nichi Vendola dovesse vincere la sfida con Francesco Boccia, salterebbe anche l'intesa tra democratici e centristi. A quel punto il partito di Casini potrebbe appoggiare il centrodestra.