Craxi, Schifani: pagò colpe del sistema
Ma Di Pietro attacca: è un delinquente
«Quella esperienza e anche la sua tragica conclusione ci deve essere oggi di monito, innanzitutto quanto alla necessità di portare a compimento la lunga transizione, ridefinendo con un metodo condiviso un nuovo sistema di regole». Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani durante il convegno dedicato alla figura di Bettino Craxi, nella Biblioteca del Senato. Di quel periodo, Schifani ha ricordato «l'aggressione non solo morale e i processi che videro protagonista l'ex leader socialista durante Tangentopoli». Di Craxi ha ricordato soprattutto «la forte determinazione sulla strada delle riforme». Schifani si sente «fiducioso che lo spirito con cui si è avviato il confronto sulle riforme istituzionali in Senato sappia produrre frutti che si nutrono anche dell'insegnamento delle esperienze, anche positive, che qui oggi ricordiamo». Alla cerimonia anche Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio al convegno organizzato dalla figlia dell'ex leader socialista Stefania nella biblioteca del Senato, intitolata a Giovanni Spadolini, ha preferito non pronunciare neanche una parola per commemorare Craxi. Ciò nonostante il moderatore del dibattito, Michelle Martone, dopo gli interventi del presidente del Senato e quello della figlia, avesse chiesto al premier se intendesse dire qualcosa. Ma Berlusconi, con un gesto del capo, ha fatto capire che non intendeva intervenire. Un silenzio che Stefania Craxi spiega così: «il presidente si è detto disponibile ad intervenire a tutti gli eventi commemorativi», ha dapprima precisato. Poi, sul silenzio di oggi, ha aggiunto: «ha voluto evitare le strumentalizzazioni che inevitabilmente sarebbero seguite».