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Donne, regali e danaro.

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Inquattro mesi (da settembre 2008 a gennaio 2009) ne ha vinti sei, per 800.000 euro. Dai verbali delle confessioni di Tarantini emerge però chiaramente che in ballo c'erano delibere per «due milioni di euro» per far firmare le quali era previsto il pagamento di tangenti per «circa 100.000 euro». Ma il sogno di Tarantini era un altro: far vincere ad un gruppo ristretto di amici un appalto da 55 milioni di euro che avrebbe fatto diventare «Gianpi» «ricchissimo come Briatore», dirà ad un amico. Ma la gara non ci fu e Tarantini continuò a fare affari pagando tangenti a funzionari infedeli della Asl come Antonio Colella, ex dirigente della Asl Bari, da venerdì ai «domiciliari» assieme al funzionario Michele Vaira. Per la procura di Bari, inoltre, «il sistema illecito creato da Tarantini, che avrebbe pilotato in Puglia le gare per la fornitura di protesi e di materiale sanitario alla Asl Bari, era pronto per essere esportato». È stata respinta la richiesta di arresto per lady Asl, Lea Cosentino, potente ex direttore della Asl Bari, e per il suo direttore amministrativo Francesco Lippolis.

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