E in Calabria i Democratici si fermano per aspettare l'Udc
Ladecisione è stata presa a due giorni dalla consultazione, in programma domenica, dopo che l'Udc ha dato la disponibilità ad aprire un confronto per una eventuale alleanza in vista delle regionali. Una trattativa auspicata da ampi settori del Pd e che diventa realtà grazie anche ai contatti intercorsi ieri, a Roma, tra i segretari dell'Udc e del Pd, Lorenzo Cesa e Pierluigi Bersani. A ufficializzare la decisione è stato il segretario del Pd calabrese, Carlo Guccione, d'intesa con i tre candidati che si sarebbero dovuti sfidare per l'investitura per la carica di governatore: il presidente uscente Agazio Loiero, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ed il consigliere regionale Bruno Censore, tutti e tre area Bersani. «Ci sono un paio di regioni nelle quali va verificato il possibile perimetro della coalizione per vedere quali sono le candidature più convenienti» ha detto Bersani, a Roma. Parole che sembrano adattarsi alla situazione calabrese, dove, secondo voci sempre più insistenti, il candidato, in caso di chiusura di un accordo, potrebbe andare proprio al partito di Casini. Certo dell'accordo con l'Udc è, però, il candidato del Pdl, Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria, che dopo le parole di Casini per cui le scelte vengono fatte in sede locale, ha sottolineato come i rapporti con l'Udc «sono eccellenti, sia a livello locale che nazionale». Sul fronte opposto, a lavorare affinchè Pd e Udc si sedessero attorno ad un tavolo, non sono stati solo i dirigenti romani. Tant'è che l'assemblea regionale del partito, il 2 gennaio scorso, aveva dato mandato a Guccione di verificare la possibilità di realizzare un'ampia coalizione, a cominciare dall'Udc, e, in caso affermativo, di sospendere le primarie. «Quel mandato - ha detto Guccione - si è realizzato. È un importante segnale politico sul quale dobbiamo tutti quanti adoperarci perchè in Calabria ci sia un nuovo centrosinistra». Loiero, in serata, parlando ad un migliaio di suoi sostenitori radunati al teatro Rendano di Cosenza per una manifestazione organizzata in vista delle primarie che non si faranno, ha rilanciato la sua linea politica: sì all'apertura dell'Udc ma senza svendere la Regione al centrodestra. Ed ha aggiunto: non smetto di fare politica. Sul nome del possibile candidato centrista, il più gettonato continua ad essere quello di Roberto Occhiuto, cosentino, quarantenne. Che in serata, però, ha spento i facili entusiasmi, da una parte e dall'altra, dicendo che l'Udc non ha ancora scelto e lo farà solo venerdì prossimo.