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Berlusconi in campo per le Regionali. Senza l'Udc

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L'interagiornata dedicata alle Regionali. Chiuso nelle stanze di Palazzo Grazioli Berlusconi tenta di sbrogliare la matassa dei candidati. I nodi da sciogliere ancora non sono tanti, due o tre, ma il tempo stringe. Capofila, la Campania, a seguire la Puglia. Passando sicuramente attraverso il difficile capitolo dell'alleanza con l'Udc. Il premier resta dell'idea di evitare «la politica dei due forni» dei centristi (salvo gli accordi già chiusi). Ma su questo fronte, all'interno della maggioranza, le colombe si sono già messe a lavoro per tentare una mediazione, in nome di una collaborazione, Pdl-Udc, già esistente in tante regioni. Nella girandola di riunioni a via del Plebiscito, Berlusconi è tornato a lamentarsi anche dei rapporti con il presidente della Camera. Non è possibile, avrebbe ribadito, che con Fini il rapporto si basi su una mediazione continua perché a risentirne è innanzitutto l'azione di governo, frenata da troppi temporeggiamenti. Anche se poi, ufficialmente, il Cavaliere frena sulle chiacchiere: «Io arrabbiato con Gianfranco? Nemmeno per sogno. Come al solito tutte cose inventate dalla stampa». Dal canto suo, l'Inquilino di Montecitorio non avrebbe gradito i commenti attribuiti dalla stampa al premier. A Bologna per la presentazione del suo libro, Fini evita qualsiasi commento: «Le differenze ci sono e sono il sale del confronto». I due cofondatori si rivedranno la prossima settimana. Si diceva le Regionalio. Durante l'ufficio di Presidenza del Pdl, annullato giovedì scorso e fissato per mercoledì prossimo, sarà ufficializzata la griglia dei candidati. Intanto il Lazio, dove il candidato Renata Polverini, (ieri da Berlusconi) è già in piena campagna elettorale. Il premier sosterrà l'ex segretario Ugl, mettendo in agenda anche un grande comizio insieme a lei. È la stessa Polverini a raccontare della chiacchierata con il Cavaliere, di come le abbia garantito il suo impegno «per tutti i candidati». Con tutti gli ospiti ricevuti ieri nella sua residenza romana, il premier ha continuato a sfogarsi contro il leader dell'Udc. Al prossimo ufficio di presidenza il premier potrebbe addirittura inviare un segnale chiaro al suo ex alleato. Ovvero far votare i 37 membri dell'organismo su un documento già pronto: "l'Udc o con noi o contro di noi". Quello che il Cavaliere non vuole proprio, come ha ripetuto più volte ai suoi fedelissimi, «rafforzare Casini da nessuna parte, in nessun territorio. Amministrare le regioni con lui sarebbe impossibile, meglio fare senza. Si vince comunque». In Puglia poi prende quota la candidatura di Adriana Poli Bortone (anche lei ieri pomeriggio convocata dal premier), anche se in piedi restano le ipotesi di Rocco Palese, Antonio Di Staso e il magistrato Stefano D'Ambruoso. Mentre in Campania, oramai la scelta sembra ricadere su Stefano Caldoro. «Stiamo scegliendo un candidato giovane e bravo», dice Berlusconi ad una signora campana durante una pausa di shopping serale. Guardato a vista dagli uomini della scorta il premier si ferma a firmare qualche autografo e poi si mette in posa per una foto con il cellulare. Prima di salire nell'auto blu una battuta a chi gli chiede di farsi una foto: «Una volta mi facevo pagare 35 euro per uno scatto...».

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