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Altra «scossa» giudiziaria per il Pd pugliese

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Ieriè giunta una nuova «scossa» per il centrosinistra. La Procura di Bari ha notificato ben otto provvedimenti cautelari ed è finita ai domiciliari anche Lea Cosentino, ex direttore generale dell'Asl di Bari, nominata dall'attuale maggioranza alla Regione. Nell'ordinanza del gip Giulia Romanazzi è scritto che "Lady Asl", accusata di falso e peculato, appartiene «ad una rete politico-affaristica tuttora perdurante». Gli inquirenti del capoluogo hanno riunito in un unico fascicolo due filoni di indagine: il primo riguarda presunte irregolarità commesse nel bando per conferire l'incarico di primario allergologo presso l'ospedale di Altamura; il secondo setaccia invece lo stanziamento di fondi, da parte della Asl Bari, per far bonificare i proprio uffici da eventuali microspie installate dalla Procura stessa. Dalle intercettazioni è risultato anche che per «spingere» l'allergologo Eustachio Nettis siano interventi esponenti di primo piano del Pd barese tra cui l'ex assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco (ora senatore). M.D.F.

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