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«Valiamo l'8 per cento il Pdl non ci ignori»

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«Inun'Italia che sta diventando sempre più federalista, ci saremmo aspettati da parte del Pdl una maggiore apertura nei confronti del Mezzogiorno e, quindi, del nostro movimento. Invece che fanno? Ci snobbano. Ci lasciano in attesa senza rispondere al nostro invito di correre assieme per strappare la Puglia alla sinistra». Adriana Poli Bortone è delusa. Amareggiata. Lei, che per anni è stata un'esponente di spicco dell'Alleanza nazionale pugliese e che dopo essere stata eletta al Senato nelle liste del Pdl, ha abbandonato il partito aderendo all'Udc e fondando il movimento Io Sud, commenta: «I due terzi dei nostri iscritti sono di centrodestra. Ci sono tantissimi scontenti che provengono dalle fila di An e di Forza Italia. Tutti animati da un grande entusiasmo politico volto a difendere il Meridione. I sondaggi, da ultimo quello fatto da Crespi, ci danno all'8% e giorno dopo giorno cresciamo. Nonostante tutto il Pdl non ci vuole. Allora corriamo da soli e io mi candido a governare la Regione». Senatrice, così chiude definitivamente le porte in faccia al Pdl? «No. Rimarremo disponibili fino all'ultimo ma intanto stiamo predisponendo le nostre liste. Ho offerto al Pdl pugliese la mia candidatura. Il ministro Raffaele Fitto era stato così garbato e disponibile a ragionare in questo senso. Poi il 4 gennaio il sottosegretario Alfredo Mantovano ha rilasciato un'intervista e ho visto una grande frenata». Cosa disse Mantovano? «Ha dichiarato che il Pdl prenderà in esame il mio nome solo se tutti i nomi all'interno del partito declineranno l'invito a presentarsi alla Regione. Il problema è che io non sono la ruota di scorta di nessuno e così vado avanti per la mia strada». Però mancano solo settantasei giorni alle elezioni e in Puglia, come in molte altre Regioni, è tutto in alto mare? «Ha ragione. Il centrodestra è ancora impantanato nel capire chi poter candidare. Si parlava del magistrato barese Stefano Dambruosio che ora sembra essere stato messo da parte. Ora circola il nome dell'onorevole Antonio Distaso, vicecoordinatore regionale del partito. Ma, a dire il vero, secondo me cercano di aspettare cosa deciderà di fare veramente l'Udc. Lunedì (domani, ndr) scade l'ultimatum dato dal partito di Casini a Francesco Boccia per presentare la squadra del centrosinistra. Ad ora non mi sembra che il Pd sia nelle condizioni di dare risposte entro quella scadenza». Secondo lei l'attuale governatore Nichi Vendola farà un passo indietro? «Lo scenario nel centrosinistra avrà dei risvolti che secondo me nessuno si aspetta. L'Udc ha sempre detto che Boccia è un candidato debole e che, nel caso in cui Vendola gli venisse preferito, loro se ne andranno con il centrodestra. A questo punto, secondo me, il Pd ripresenterà la candidatura del sindaco di Bari, Michele Emiliano. Un nome che potrebbe mettere tutti d'accordo. Un modo per evitare le Primarie, ricompattare il centrosinistra e poter così avere la possibilità di riconquistare la Regione. Vendola a quel punto, potrebbe fare anche un passo indietro». Se le cose fossero veramente così Io Sud tornerebbe ad essere indispensabile per il Pdl. «Io rimango ancora disponibile».

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